Monopoli: i pescherecci “Lupo” e “Santa Maria” fermati solo dal maltempo… Le parole di Angela Pennetti
Terminata a lieto fine l’avventura dei due pescherecci monopolitani “Lupo” e “Santa Rita” fermati il 15 settembre scorso nelle acque territoriali albanesi e condotti nel porto di Valona. Abbiamo sentito in merito il consigliere comunale Angela Pennetti, che si è prodigata per cercare di addivenire ad una soluzione positiva per l’ennesimo caso che ha visto coinvolti elementi della marineria monopolitana. <<Non posso non nascondere l’ansia per la situazione che mi era stata prospettata – ha detto la Pennetti – e senza peccare di presunzione posso dire di essermi impegnata molto e in prima persona per cercare di risolvere un caso che vedeva coinvolti due mie clienti, rispettivamente la figlia e il genero del titolare del “Lupo”. Una situazione difficile, anche perché le Autorità albanesi erano in possesso di un filmato che attestava l’avvenuta violazione, complicatasi anche con il fatto che uno dei due pescherecci aveva provato a scappare. Insomma la violazione era stata compiuta, dobbiamo riconoscerlo, ed era più che giusto che le Autorità albanesi adottassero dei provvedimenti. Devo precisare che dalla Santa Rita avevano interpellato anche Suma e anch’io l’ho chiamato, ma lui con me non ha voluto parlare direttamente, ma mi ha fatto parlare con un suo segretario, ammettendo comunque di non avere contatti in Albania. Diversamente da Suma io ho diversi contatti con l’Albania dove ho subito contattato un legale di Tirana, ove il procedimento era stato trasferito. Le persone fermate complessivamente erano 11 e sono state interrogate per tutta la notte. Alle 3.00 i due pescherecci venivano posti sotto sequestro. Vista l’avvenuta violazione si è scelto il rito abbreviato e si è potuto appurare che se i pescherecci erano nelle acque territoriali albanesi, le reti erano in quelle italiane quindi, è stata disposta una condanna a 6.000 euro di ammenda e al pagamento delle spese per l’intervento dei diversi enti intervenuti per fermare i due pescherecci>>. Fin qui tutto bene, ma il pagamento doveva essere fatto in contanti per cui, non disponendo l’equipaggio della somma necessaria: <<siamo partiti io ed Enzo Chiarella – continua Angela Pennetti – alla volta dell’Albania con 15.000 euro. Ci siamo trovati di fronte ad una burocrazia lentissima, ma eravamo ospiti e per giunta i nostri concittadini avevano sbagliato per cui abbiamo atteso con pazienza e quando abbiamo appreso che non vie era stata nessuna condanna penale abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Devo anche aggiungere che i pescatori monopolitani hanno avuto la massima assistenza del console, ma quest’ultimo non può far nulla se non vigilare sul rispetto della carta del cittadino. I tempi della burocrazia sono lunghi anche perché in questi casi si riunisce una commissione composta da tre persone al fine di evitare fenomeni di corruzione>>. Sembrava tutto finito ma al momento della partenza sono intervenuti dal Ministero della Pesca, bloccando la partenza: <<avevamo già pagato per la violazione – riferisce la Pennetti – ma nonostante ciò si ventilava la possibilità di una sanzione di carattere amministrativa. La cosa ci ha preoccupati non poco e devo dire di aver fatto sentire la mia voce per quella che, a quel punto, ritenevo un’ingiustizia, ma l’avvocato albanese ci ha tranquillizzato dicendo che si trattava solo di burocrazia e così è stato. Partiti con 4 membri dell’equipaggio a bordo di un traghetto, abbiamo lasciato lì giusto gli uomini necessari al rientro, ma ora i due nostri pescherecci sono liberi e trattenuti in Albania solo dal maltempo>>.
Cosimo Lamanna