L’ombra di Berlusconi sulle primarie pugliesi
Primarie sì, primarie no, a sinistra ormai si è in piena campagna elettorale mentre a destra tutto tace, si fa per dire. Come mai ancora non è stata presa una decisione definitiva sulle primarie, si faranno o non si faranno? Tutto è sospeso, come mai? Come mai fino ad oggi si è attesa un’eventuale nomina di Donato Bruno, mai arrivata? Cosa c’entrano le decisioni nazionali con la politica regionale? Dov’è il corto circuito nel centro destra pugliese? La risposta è ormai fin troppo chiara: tra Berlusconi e Fitto non corre buon sangue ed è di ieri la notizia di un alterco, forse una rottura, del “Cavaliere” con Raffaele Fitto. Se in Puglia ancora oggi non era stato deciso se fare o meno le primarie del centro-destra è perchè tra i due le posizioni erano assolutamente divergenti; Mentre Fitto auspicava la scelta di un candidato credibile e condiviso, che fosse in grado di unire il centro-destra, Berlusconi disperatamente aggrappato al suo “ruolo” di leader del Partito e forte del Patto del Nazareno, vorrebbe imporre un suo candidato all’insegna della vecchia politica ove Roma sceglie il candidato e il popolo, in questo caso di centro destra, deve “obbedire”. Chi la spunterà tra i due contendenti? Di sicuro l’esito non mancherà di lasciare straschi importanti nella politica pugliese e Fitto non è certo l’ultimo nato in politica. Non si esclude anche la rottura e la nascita di una nuova compagine politica.
Cosimo Lamanna