Monopoli: antenna Wind, nota dell’assessore Lacatena
L’Assessore all’Ambiente del Comune di Monopoli Stefano Lacatena interviene sull’installazione di un impianto di telefonia mobile su un immobile sito tra piazza Vittorio Emanuele II e via Vasco. «L’antenna installata è del gestore di telefonia mobile Wind. Si tratta della stessa società con la quale il Comune di Monopoli nel marzo 2010 raggiunse un accordo per la pianificazione di diversi impianti che comprendeva la dismissione dell’impianto di via Procaccia. Al fine di garantire la copertura del centro murattiano e del centro storico, nell’accordo era prevista la possibilità di individuare aree di proprietà comunale, oltre a quelle di Stadio Veneziani e comando Vigili Urbani, ed ove queste non fossero state disponibili a valutare le istanze dello stesso gestore su privati», afferma Lacatena. «A seguito di una intensa attività di indagine e pianificazione le uniche aree comunali (Palazzo di Città, Biblioteca e Palazzo di vico Acquaviva) non sono state ritenute idonee alla tipologia di impianto richiesto, di conseguenza il gestore Wind ha fatto istanza di installazione un sito di proprietà privata in via Rattazzi prospiciente Piazza Vittorio Emanuele. Tale sito non è stato ritenuto idoneo sia per la tipologia costruttiva e sia per l’altezza che non avrebbe garantito livelli bassi di esposizione per la presenza in zona di diversi impianti radiofonici. A quel punto è stato preferito il palazzo dell’Asp Romanelli che per la sua altezza si presta a garantire la copertura della rete telefonica nel centro storico e soprattutto a garantire livelli molto più bassi di esposizione», precisa l’Assessore all’Ambiente. «A differenza di quanto riportato su articoli di stampa il canone che l’Asp percepirà non è di 11mila euro mensili ma 11mila euro annuali. L’intervento oltre ad avere tutte le autorizzazioni necessarie è compatibile anche con quanto previsto dal Piano di Zonizzazione Elettromagnetica (PZE, redatto dall’ing. Pasquale Fantasia ed in attesa di approvazione VAS), che per le “Zone di Compatibilità Elettromagnetica 2”, in cui ricade il sito in oggetto, è prevista “la mitigazione dell’impatto visivo con soluzioni di mascheramento delle strutture, come finti camini o integrazione a scomparsa con gli elementi strutturali degli edifici”. In ultimo, l’aspetto più importante della vicenda è la garanzia di un monitoraggio continuo delle emissioni a mezzo di una rete di centraline comunali i cui risultati sono consultabili sul sito internet comunale così come è possibile consultare catasto delle antenne, mappe e dati, nonché scaricare tutta la documentazione relativa alla complessa tematica compreso l’intero PZE», conclude Lacatena.