Le aziende olivicole colpite dalle recenti patologie potranno ricorrere al fondo di solidarietà nazionale per le calamità
Istituito nel 2004, il Fondo di Solidarietà Nazionale consente alle aziende agricole colpite da calamità di accedere ad interventi compensativi. Tra questi: contributi in conto capitale fino all’80% del danno accertato sulla base della produzione lorda vendibile (nelle zone svantaggiate estendibile fino al 90%), prestiti ad ammortamento quinquennale per le esigenze di esercizio dell’anno in cui si è verificato l’evento dannoso e per l’anno successivo, da erogare a tasso agevolato, proroga delle operazioni di credito agrario e agevolazioni previdenziali. Ma al Fondo di Solidarietà Nazionale possono accedere solo le aziende colpite da calamità che danneggino le strutture aziendali e le scorte e che non rientrano nelle garanzie del Piano Assicurativo Agricolo Nazionale, varato ogni novembre dal Ministero dell’Agricoltura. Per questo, i deputati M5S della Commissione Agricoltura hanno presentato un ordine del giorno, accolto dal Governo, per allargare gli interventi compensativi del Fondo anche agli agricoltori colpiti dalle patologie “mosca dell’olivo”, “cinipide del castagno” e “marciume delle castagne”. “Un settore così colpito non poteva non avere un minimo di supporto che è proprio quello che chiediamo al Governo Renzi. La speranza è che venga compresa la gravità della situazione e si dia attuazione al nostro ordine del giorno: il nostro fiato sul collo continuerà sino al termine della procedura – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Con il Piano Assicurativo Agricolo Nazionale 2014, il Ministro Martina ha esteso ulteriormente l’utilizzo delle polizze agevolate per la difesa dai danni atmosferici e meteorologici e, in particolare, per una maggiore affermazione delle polizze multirischio e pluririschio a vantaggio delle monorischio. Le regole previste per il 2014 avrebbero dovuto provocare un ulteriore interesse dei produttori verso la stipula di polizze assicurative, dato che i produttori che non assicurano le colture riportate dal piano assicurativo contro i danni previsti dallo stesso Piano, nel caso in cui dovessero verificarsi i danni, non potranno richiedere l’attivazione delle procedure di stato di calamità – spiega L’Abbate – Tuttavia, nel corso della precedente annata agraria, le compagnie assicurative non hanno concesso polizze agevolate per le fitopatie denominate ‘mosca dell’olivo’, ‘cinipide del castagno’ e ‘marciume delle castagne’ perché non considerate convenienti e che hanno, invece, determinato significative perdite di produzione tali da gettare l’olivicoltura e la castanicoltura in una profonda crisi. Per questo abbiamo impegnato il Governo Renzi a valutare la possibilità di prevedere una apposita deroga, in modo tale da consentire l’accesso al Fondo di Solidarietà Nazionale anche a quegli agricoltori colpiti da queste patologie”.