Rapinano 20mila euro in gioielli in laboratorio orafo pestando il gestore
Due persone, unitamente ad altri due complici si sono resi responsabili di una violenta rapina a mano armata ai danni di un laboratorio orafo del “Borgo Antico” di Bari, nel corso della quale hanno anche colpito con calci e pugni un 71enne gestore del negozio che, a causa del suo stato di salute, non riusciva a sdraiarsi sul pavimento come da loro ordinato. Si tratta di un 34enne sorvegliato speciale barese e di una complice 21enne incensurata del quartiere “Japigia”, arrestati in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica per rapina aggravata in concorso, detenzione e porto abusivo di armi e solo il 34enne anche per violazione degli obblighi a lui imposti. I fatti risalgono alla sera del 13 dicembre dello scorso anno quando una giovane donna a viso scoperto, fingendosi una cliente, si fa aprire la porta di ingresso dell’oreficeria. Anziché entrare però, spalanca la porta e favorisce l’entrata di tre soggetti armati di pistola e travisati che fanno irruzione nel negozio ognuno con compiti ben precisi. Il primo impugnando l’arma ha intimato ai presenti di sdraiarsi a terra e di aprire la cassaforte. Il secondo, che poi ha colpito con calci e pugni l’anziano signore solo perché non è riuscito ad adagiarsi sul pavimento, si è occupato di vigilare sui presenti mentre il terzo ha svuotato le vetrine. In pochi minuti i malfattori dopo essersi impossessati di 20mila euro in gioielli si sono dileguati per le vie circostanti. Il fatto ha suscitato preoccupazione e timore nella popolazione proprio per l’accanimento gratuito che i rapinatori hanno usato nei confronti dell’anziano gestore dell’attività che, a seguito dei violenti colpi subiti durante la rapina, è rimasto ricoverato in ospedale per alcuni giorni. Le indagini dei Carabinieri, partite dalle descrizioni dei rapinatori fornite dai testimoni, hanno quindi portato all’identificazione dell’uomo che avrebbe picchiato il 71enne e della ragazza che, bussando alla porta, ha consentito ai malfattori di entrare all’interno dell’esercizio. Tratti in arresto il 35enne è stato associato presso la casa circondariale di Bari mentre la donna collocato ai domiciliari.