Mola di Bari: una tesi di laurea sul “Palio dei Capatosta”
Il 7 maggio 2014, nel corso di una lezione di Psicologia Sociale e di Comunità all’Università degli Studi di Bari, Dipartimento di Psicologia Clinica, il Capitano del Palio Nicola Colella e la Direttrice Artistica Antonella Bonghi hanno illustrato il progetto Palio dei Capatosta come sistema di crescita sociale e comunitario, evidenziando anche gli aspetti legati alla tradizione del territorio molese che hanno portato alla sua realizzazione. L’importanza del progetto Palio, nell’ambito sociale, è stata particolarmente sostenuta dall’interesse della Prof.ssa C. Serino.
Il 24 Febbraio scorso, la studentessa molese Marianna Pesce, alunna della Prof.ssa C. Serino, ha conseguito la Laurea Magistrale in Psicologia Clinica presentando una tesi dal titolo: “Costruire legami nella Comunità: L’esperienza del Palio dei Capatosta.”
Durante l’esperienza del tirocinio formativo effettuato con la Prof.ssa Serino, Marianna ha potuto analizzare una serie di interventi di prevenzione e promozione del benessere presenti nel nostro territorio, ed in particolare proprio il nostro Palio dei Capatosta.
Scrive Marianna Pesce: “Lo scopo principale che questa iniziativa si prefigge di raggiungere è quello di favorire il benessere attraverso la promozione del senso di comunità, che nelle società post-industriali tende sempre più a scomparire, partendo dal coinvolgimento delle generazioni più giovani inglobando anche quelle più anziane, coinvolgendo vari livelli sociali come la scuola e le istituzioni religiose. Attraverso il progetto del Palio si è proceduti alla suddivisione del paese in sei contrade (Terra, Stella, Fuoco, Drago,Giglio, e Noria), in relazione alle caratteristiche storiche del territorio e alla presenza delle chiese principali del paese. Il fine è quello di favorire una maggior condivisione di momenti aggregativi nei quali la popolazione possa sperimentare la possibilità di vivere il proprio territorio conoscerne la storia, approcciarsi al proprio quartiere da vicino, attraverso la partecipazione ad eventi ludici, ricreativi, culturali. […] Ogni Contrada, è caratterizzata da un’organizzazione autonoma, e presenta delle caratteristiche proprie. In particolare l’immagine che ne emerge è quella di una comunità impegnata costantemente a contribuire alla continuità del progetto, partendo dall’idea che Mola presenti già di per sé tutte le risorse vincenti, esse vanno solo incentivate. Il legame con il proprio territorio è molto evidente, tra i vari intenti di chi partecipa a questo progetto c’è anche quello di donare al territorio maggiore prestigio, promuovendone il turismo, risorsa che, da quanto emerge nelle interviste, viene poco valorizzata dall’amministrazione politica. L’impegno delle giovani generazioni risulta fondamentale, sono loro stessi a sottolineare quanto vorrebbero rendere il paese più attivo e vivo. Il palio rappresenta anche un modo per poter conoscere meglio la storia, le tradizioni che con il tempo tendono a scomparire e ciò diviene possibile grazie all’incontro intergenerazionale che il progetto permette. […] Le sfide che il Palio ha cercato di raggiungere sono pienamente realizzate, nuovi legami sono stati creati altri sono stati recuperati. In una società come la nostra dove la perdita dei valori come il bene comune si fa sempre più strada, soprattutto nelle giovani generazioni, questo intervento costituisce un modo per affrontare le conseguenze alle quali la crisi economica e dei servizi ci stanno sottoponendo. In un piccolo paese della Puglia, Mola di Bari – conclude Marianna – la popolazione si è messa in gioco, si è riunita intorno alle proprie tradizioni alla scoperta di un legame spesso dimenticato, il senso di appartenenza ed il senso psicologico di comunità“. Il Comitato Palio dei Capatosta coglie l’occasione per ringraziare la Prof.ssa Serino per l’interesse mostrato nei confronti della nostra manifestazione e per porgere le nostre vivissime congratulazioni alla neo laureata Marianna Pesce per il traguardo conseguito.