Conversano: “storia e latino” visti sotto un’altra prospettiva al “De Lilla”
La storia e il latino, si sa, complice anche la riforma Gelmini e l’assoluta disattenzione dei vari ministri dell’Istruzione verso certe materie, stanno sempre di più perdendo terreno e interesse soprattutto tra i giovani. C’è un modo per invertire la tendenza? Una possibile alternativa alle didattiche e agli approcci tradizionali, è stato sperimentato dalla prof.ssa Mariangela Galatea Vaglio, giornalista e insegnante, autrice del blog Il Nuovo Mondo di Galatea, che ha più di 3 milioni di visitatori, dottore di ricerca in Storia antica e autrice del libro “Didone per esempio”, ospite insieme al prof. Antonio Brusa, dell’IISS “Morea – De Lilla”. <<La storia antica, le lingue morte… – si legge nella presentazione al testo edito da Castelvecchi – per certi versi, riuscire a immaginare qualcosa di più noioso e meno attuale sembra davvero impresa ardua. Ma come un refolo bizzarro e impertinente arriva Galatea e, con arguzia e ironia, scompiglia le carte in tavola, riportando in vita gli eroi e le eroine della Grecia e della Roma antiche. Un pantheon di personaggi storici e mitologici più vivi (e talvolta pure più cialtroni) dei politici, delle veline e degli opinion maker del nostro tempo, un red carpet greco-romano che diverte, seduce e risplende grazie alla penna di Mariangela Vaglio e al suo stile spesso dissacrante, ma sempre appassionato e coinvolgente. Ecco allora che quando compare la bellissima Elena di Troia, così altera e distaccata, pure antipatica per quanto è amata e agognata, subito si insinua il dubbio che dietro tanta altezzosità si celi una segreta passione per le droghe pesanti. Poi c’è Didone col relativo complesso: Didone bella e intelligente, coraggiosa e impavida, che fine fa? S’innamora del vacuo Enea, che più che un uomo è una iattura, e in quanto tale non può che condurla a una tragica fine. E a seguire tornano in vita Ulisse, il re contadino che stilla fascino e sudore, Calpurnia, la moglie perfetta, Pericle, bello come Obama, Messalina, la Paris Hilton dell’antichità e tanti altri, in un vortice di storie narrate e reinterpretate con humor e leggerezza, perché se “l’Impero romano è meglio di Beautiful ”, cosa può essere più divertente delle vicende di un gruppo di antichi vip allo sbaraglio?>>. L’autrice ha dialogato con il prof. Antonio Brusa dell’Università, mentre la moderazione e il coordinamento è stato della prof.ssa Valentina Ventura. Brusa ha sollecitato l’autrice su alcune figure dell’antichità come Ipazia matematica, astronoma e filosofa greca antica, rappresentante della filosofia neo-platonica pagana, vissuta ad Alessandria d’Egitto nel IV secolo d.C. e uccisa da parte di una folla di cristiani in tumulto, che oggi può essere vista come una vittima dell’intolleranza. Quindi è stata la volta di Pericle, maestro di comunicazione e costruzione di una propria immagine pubblica in tempi in cui la TV e internet non esistevano e per finire Odoacre, un barbaro all’interno dell’Impero Romano, simbolo dell’integrazione. Il dibattito è stato seguito con attenzione dai ragazzi del “De Lilla” che hanno letto con interesse il libro avvicinandosi ai classici latini e greci e alla storia. Che sia questa la strada giusta per riavvicinare i giovani a questo tipo di sapere?
Cosimo Lamanna