Ancora una volta Montecitorio impegna il governo sull’affare xylella
È iniziata ieri, alla Camera dei Deputati, la discussione delle mozioni sugli interventi urgenti per contrastare l’emergenza fitosanitaria che ha colpito gli olivi del Salento in Puglia. Ricercatori, agricoltori e florovivaisti attendono da tempo politiche lungimiranti. Chiusa la tornata elettorale delle regionali, Montecitorio riapre i lavori proprio con l’illustrazione delle mozioni che interessano, in prima istanza, la Regione Puglia. “Sugli interventi urgenti in relazione al Co.Di.Ro.” (Complesso del disseccamento rapido dell’olivo) che ha colpito gli uliveti salentini, sono state discusse oggi le mozioni a prima firma Palese (FI), L’Abbate (M5S), Mongiello (PD), Matarrese (Scelta Civica), Duranti (SEL), Pastorelli (Misto) e Fauttilli (Centro Democratico). “Non sapevamo che il Governo avesse bisogno di essere impegnato ogni anno con un atto differente – commenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura e primo firmatario della mozione illustrata in Aula dalla collega Gagnarli (M5S) a causa della sospensione dovuta ai disordini sulle riforme costituzionali, avvenuti lo scorso febbraio – Nell’ottobre 2013, siamo stati i primi a portare all’attenzione del Parlamento la questione del Co.Di.Ro. e, dopo nostre numerose pressioni, siamo riusciti ad ottenere l’approvazione all’unanimità degli impegni al Governo otto mesi fa. Impegni che il Governo nazionale non ha mantenuto, costringendoci a ripeterli oggi con una mozione che, però, perde la propria valenza visto che l’Esecutivo renziano è ben conscio di quel che il Parlamento chiede. Purtroppo, la Puglia paga lo scotto di una Regione inerme dinanzi alle prime avvisaglie dell’emergenza, che è rimasta sopita in attesa che tutto potesse risolversi in maniera ‘naturale’ e che si è rivelata persino sollevata quando ha visto conferire l’incarico di Commissario straordinario al comandante Silletti. E mentre il mondo scientifico attende di essere messo nelle condizioni per poter lavorare al futuro dell’intero comparto olivicolo pugliese che, ricordiamo, – continua L’Abbate – produce addirittura l’8% di tutto l’olio di oliva mondiale, gli agricoltori rimangono in attesa di veder compensati gli sforzi compiuti in questi mesi quando, nonostante una resa calata in maniera drammatica, hanno fatto di tutto per contenere il fenomeno. Al contempo, i florovivaisti continuano a pagare il prezzo più caro dell’inefficienza delle politiche regionali e nazionali. Attendiamo che il Governo pubblichi i risultati relativi al soddisfacimento dei postulati di Koch e, pertanto, alla patogenicità del ceppo Xylella sull’olivo, come espressamente richiesto dai protocolli europei EPPO; che vengano resi pubblici tutti i dati a disposizione su un portale dedicato nonché che si attivino politiche di controllo alle frontiere efficienti. Auspichiamo l’abolizione dell’odiosa, ingiusta ed iniqua Imu agricola per quei terreni colpiti, come dall’ordine del giorno approvato a mia prima firma. Ci attendiamo che il nuovo Governo regionale sappia e riesca a mettere subito mano, senza procurare altri ritardi, al PSR 2014-2020, dove è possibile prevedere azioni e misure preventive e di sostegno per le aziende olivicole pugliesi colpite dal Co.Di.Ro. ma, soprattutto – conclude il deputato pugliese – che si inizi a lavorare su piani di zonizzazione e su un piano olivicolo regionale in grado di rilanciare il comparto, creando occupazione e redditività. La Spagna è riuscita a farne 5 in 30 anni, l’Italia e la Puglia in particolare sono fermi al palo”.