Federalberghi Puglia contro le trivelle
Salvaguardare la bellezza delle coste della Puglia e la peculiarità del nostro mare, vuol dire tutelare la qualità ambientale e la nostra salute. Vuol dire, soprattutto, puntare sul turismo, sulla pesca e sull’agroalimentare quale volano economico definitivo per la ripresa e lo sviluppo dell’intera regione.
I sei decreti emessi dal Ministero dell’Ambiente, nei primi giorni di giugno, hanno di fatto consegnato tutto il mare pugliese – dal Gargano al Salento – nelle mani delle società multinazionali che avevano richiesto le autorizzazioni alla trivellazione per la ricerca di giacimenti petroliferi. Sono interessati a questa operazione 1,6 milioni di ettari di mare: una superficie paragonabile a quella dell’intera Puglia.
L’impatto dell’intera operazione è dirompente per il futuro della nostra regione. Il settore del turismo non può permettersi il lusso di vedere vanificati gli sforzi e gli importanti investimenti, pubblici e privati, degli ultimi cinque anni. Proprio adesso che l’intera filiera comincia a registrare i primi segnali positivi rispetto alla drammatica crisi che ci ha aggredito negli ultimi tre anni. Proprio adesso che il brand Puglia naviga a piene vele nei mercati internazionale e le bellezze della nostra regione – il mare, le coste, le masserie, le tradizioni, le città, l’enogastronomia, la cultura – stanno conquistando sempre più larghe fasce di clientela europea e mondiale.
“Gli albergatori e gli imprenditori del turismo – dichiara Francesco Caizzi, presidente della Federalberghi Puglia – sono al fianco dei sindaci e della gente di Puglia nella mobilitazione per salvare le bellezze delle nostre coste. La trivellazione del nostro mare non potrà che portare sciagure alla nostra terra e alle attività legate al turismo”.
“Tutti i programmi dei candidati alle recenti elezioni regionali – ricorda Caizzi – registravano ai primi punti le gravi emergenze ambientali prodotte da alcune decisioni di politica industriale di una trentina di anni fa che si sono rivelate dannose per grandi pezzi di territorio regionale. Oggi che siamo tutti impegnati in una necessaria bonifica, non possiamo rischiare di ipotecare ulteriori danni all’ambiente”.
“Le decisioni del Governo – conclude il presidente della Federalberghi Puglia – non possono essere subite dalla popolazione e dall’economia della Puglia. Auspichiamo, pertanto, che il presidente Michele Emiliano favorisca l’apertura di una vertenza con il governo centrale perché tali concessioni siano vincolate a una Valutazione Ambientale Strategica complessiva. La Puglia non si può permettere, adesso, di sbagliare scelte importanti per il suo futuro”.