Trivellazioni in Adriatico, dichiarazione di Michele Emiliano
“Sembra che il Governo abbia fatto una totale retromarcia sulle proprie intenzioni di far trivellare l’Adriatico e lo Ionio alla ricerca di idrocarburi. La istituzionale rivolta popolare delle associazioni ambientaliste e delle Regioni del sud governate dal centrosinistra, culminata nella richiesta di referendum da parte di dieci regioni che si sarebbe dovuto svolgere a maggio, assieme alla chiara e vincolante indicazione giunta all’Italia dall’accordo sul clima di Parigi, hanno alla fine sconsigliato al Governo di affrontare la battaglia referendaria. Attendiamo con fiducia di esaminare meglio il testo dell’emendamento alla legge di stabilità presentato dal Governo e la sua approvazione da parte del Parlamento. Quando si combattono battaglie giuste non si deve aver paura di affrontare il disappunto di chi sembra più forte di noi. (“L’unica battaglia che ho perso è stata quella che ho avuto paura di combattere”). Bisogna solo farlo con intelligenza unendosi a coloro che hanno il nostro stesso interesse e la nostra stessa volontà. Si tratta della prima vittoria delle Regioni del sud Italia dopo che si è stabilito un maggiore coordinamento nel rapporto col Governo nazionale. Le Regioni hanno bisogno di maggiori poteri e di essere gestite con intelligenza, efficienza ed onestà. Altro che farle fuori per lasciare mani libere a chi è lontano dai territori e dalla gente comune”. È il commento del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano con riferimento all’emendamento presentato dal Governo per ripristinare le dodici miglia per le perforazioni petrolifere nell’Adriatico. (e.l.)