Monopoli, mensa scolastica …. Non puoi pagare, non mangi….
La segnalazione è del consigliere comunale prof. Michele Suma che, nel pomeriggio di oggi da suo profilo comunica: “una famiglia vive una forte difficoltà finanziaria. Deve iscrivere alla mensa dell’asilo il bimbo di 4 anni. L’iscrizione non è accessibile in virtù del debito pregresso di € 130. Intervengo io, sollecitato dalla famiglia medesima, che mi incontra casualmente e mi espone il problema. Propongo, allora, all’ufficio competente di concedere alla famiglia di rateizzare il dovuto pregresso, versando la somma di € 20 al mese e favorire, così, l’iscrizione. Attendo conferma. Chiamo poi l’ufficio e mi viene comunicato che il dirigente non è d’accordo!!! Informo l’assessore e minaccio di portare la questione in consiglio comunale, dato che esiste il recupero credito e non la punizione sociale con la pena di escludere un bambino di 4 anni dalla mensa scolastica! L’assessore mi comunica che dovrebbe raggiungere l’accordo oggi con il dirigente. Io, intanto, attendo riscontro domani, vigilando sugli esiti. Sorge la domanda: è il consiglio comunale l’organo deliberativo collegiale o un dirigente procede in solitudine e delibera …?“. Una situazione assurda nella quale appare ancora più paradossale il fatto che l’assessore di competenza (Rosanna Perricci n.d.r.) non sia al corrente, ma soprattutto le domande sorgono spontanee… Se esistono situazioni di degenza tali, perchè l’assessorato no ne è a conoscenza? Esiste un adeguato monitoraggio dei nuovi poveri nella nostra città? Perchè non si informa il Consiglio Comunale affinché si adoperi per la soluzione di determinate problematiche? Il Dirigente agisce in piena autonomia discrezionale oppure applica semplicemente un regolamento che, alla fine dei conti, si rivela inadeguato?
Cosimo Lamanna