La mostra di Piero Martinello all’aeroporto di Monaco
Alla presenza dell’Assessore allo Sviluppo Economico Giuseppe Campanelli, del Consigliere Comunale delegato alla Cultura Giorgio Spada e del dirigente dell’Area Organizzativa Sviluppo Locale dott. Pietro D’amico, mercoledì 6 settembre è stata inaugurata presso l’aeroporto di Monaco di Baviera “Franz Josef Strauss International Airport” la mostra fotografica “ Neptune Gladiators” di Piero Martinello.
Lo straordinario progetto è realizzato da Air Dolomiti, Compagnia aerea italiana del Gruppo Lufthansa, dall’associazione CortonaOn The Move con la media partnership di The Trip e il supporto di Regione Puglia e Comune di Monopoli. La mostra rientra nelle iniziative di “Phest”, festival internazionale di fotografia in corso a Monopoli fino al 29 ottobre.
La mostra, gratuita per tutti gli utenti dell’aeroporto, si compone di 28 ritratti in bianco in nero (100x140cm) di pescatori di Monopoli, fotografati dall’artista durante la sua residenza nella cittadina. I volti dei protagonisti appaiono segnati dal sole, dal mare, dal vento e dal continuo rapporto e contatto con la natura, conservando alcuni degli elementi identitari più forti della città. Le stesse foto erano state esposte sulle mura del vecchio porto di Monopoli durante la prima edizione di “Phest”.
Nel corso della cerimonia di inaugurazione ha partecipato anche Saverio Lopedote, uno dei 28 protagonisti della mostra.
«L’obiettivo della mostra è quello di raccontare il territorio attraverso i volti dei pescatori di Monopoli come testimonial delle tradizioni e delle peculiarità della nostra città», evidenzia l’Assessore Campanelli. Che prosegue: «Le foto ritratto rimarranno esposte per un mese. Saranno oltre un milione i passeggeri che passeranno davanti queste immagini in un periodo in cui la città tedesca fa registrare il tutto esaurito grazie alla festa della birra».
«Una grande opportunità di promozione turistica della nostra città. Il giusto risalto ad una delle attività più importanti di Monopoli, quella della pesca, che è in grado di raccontare tutte le epoche che si sono succedute attraverso il suo lavoro duro ma onesto e dignitoso», conclude l’Assessore.