A Monopoli il problema non è il traffico…
Questa mattina la delegazione del Comitato “Respiriamo a Monopoli” nell’incontro svoltosi in Regione. È grazie all’avvocato Angelo Barnaba, uno dei partecipanti, che possiamo fornire gli aggiornamenti su una questione tanto delicata quanto ancora aperta, una vera e propria partita la cui posta in gioco è la salute pubblica. “La mattinata si è svolta in modo ritengo sorprendente – dice Barnaba – Mi è sembrato proprio di percepirlo: ho ricavato questa idea dall’osservazione di come l’incontro si è andato via via dipanando e dalle espressioni di molti degli attori seduti attorno al tavolo. Ero lì soprattutto per ascoltare e farmi un’idea più precisa, ne ho potuto approfittare per provare a captare ciò che andava oltre le espressioni verbali. Bene, a fare la differenza in modo netto è stata a mio avviso l’altissima qualità della delegazione di cittadini monopolitani presenti. Innanzitutto sotto il profilo delle competenze, perché gli interlocutori regionali hanno immediatamente percepito di avere di fronte molto di più che persone arrabbiate per non meglio precisate “puzze”. Perché c’erano professionisti in grado di reggere il confronto, anche sotto il profilo tecnico. C’erano rappresentanti di comitati e della società civile che avevano una perfetta conoscenza del tema e che non erano disposti ad ascoltare alcuna rassicurante narrazione priva di reali supporti scientifici. Ogni tentativo di banalizzazione della vicenda ha avuto perciò vita brevissima”. Dall’assessore Gianni Stea, è venuta fuori la proposta di un tavolo permanente, che resterà costituito per monitorare i problemi emersi ormai da lungo tempo ed ai quali finora non è mai stata data adeguata risposta. Il direttore scientifico dell’Arpa, Vincenzo Campanaro, ha espresso a più riprese l’opinione che le due centraline attualmente operanti in Monopoli, sebbene tarate soprattutto per la valutazione della presenza di inquinanti cagionati dal traffico, fossero sufficienti. E che le stesse avessero finora restituito dati, nel complesso, ritenuti rassicuranti. “Bene, pur avendo appreso che il problema di Monopoli – a differenza di quello di Palermo, secondo Benigni/Stecchino – non sarebbe il traffico, abbiamo fatto notare che tutto questo non risolve nulla circa il fastidio ingiustamente subìto da anni per le emissioni odorigene e circa i timori (giustificatissimi) che la qualità dell’aria che si respira a Monopoli possa essere non sufficientemente salubre. E che sia giusto perciò attivarsi per chiedere che vengano svolti tutti gli accertamenti scientifici del caso, senza lesinare risorse da nessun punto di vista, neppure economico”. Un incontro sicuramente fondamentale, quello odierno, ma ora è il momento di andare avanti, e sebbene il movimento per la tutela dell’ambiente sia fortemente variegato e a volte sembra anche diviso, ha avuto l’indubbio merito di accendere finalmente i riflettori su una realtà che fino ad oggi era stata ignorata. Le proteste e le iniziative portate avanti in questi ultimi tempi dal flash mob dello scorso 14 ottobre al Radar, alla raccolta di firme promossa dal prof. Carbonara ed dai suoi collaboratori, dai cittadini che si sono costituiti in Comitati, o in semplici gruppi spontanei, per seguire più da vicino questo problema, dai ragazzi di Fridays For Future ad Angelo Papio, dalle iniziative di Sonia Giulia Cazzorla a quelle parlamentari, tutto senza dubbio ha contribuito a squarciare il velo di Maya sulla vicenda, ma ora è essenziale l’interesse e la presenza costante dei monopolitani che devono decidere una volta per tutte se vogliono liberarsi da una situazione dalla quale dipendono le nostre vite e quella dei nostri figli. È il momento di mettere il sindaco Angelo Annese e il Governatore della Regione Puglia Michele Emiliano con le spalle al muro e di chiedere con forza di fare chiarezza sulla questione anche in vista delle imminenti elezioni regionali, la politica lo deve alla città. La nostra testata come già da anni a questa parte, continuerà a seguire la vicenda e ad aggiornare tutti i propri lettori, contribuendo a mantenere alta la soglia di attenzione.
Cosimo Lamanna
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