A Bari il roadshow sulla Bioeconomia
Domani 28 gennaio alle 9,30, presso la sala Aldo Moro del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari, si terrà la terza tappa del roadshow nazionale BioInItaly Investment Forum & Intesa Sanpalo startUp Initiative, evento organizzato da Assobiotec, Intesa Sanpaolo Innovation Center e dal Cluster Spring che permette alle imprese innovative biotecnologiche e ai progetti di impresa alla ricerca di nuovi fondi di incontrare investitori provenienti da tutto il mondo.
Al centro della giornata barese – coorganizzata dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Confindustria Puglia, Confindustria Bari-Bat e EggPlant Srl e promossa con il supporto del Gruppo Operativo “Manifesto per la Bioeconomia Puglia”, una tavola rotonda sulla Bioeconomia circolare come leva di sviluppo territoriale moderata da Antonio Galizia, giornalista e docente associato di Scienze della Comunicazione e di Letteratura Inglese. La selezione dei progetti più interessanti in ambito Circular Bioeconomy e Scienze della vita da portare all’Investment Forum di Milano il prossimo mese di aprile e la presentazione del progetto “Manifesto per la Bioeconomia in Puglia” documento attraverso il quale Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Regione Puglia, e Confindustria Puglia si sono impegnati ad agevolare lo sviluppo della Bioeconomia sul territorio.
Il Manifesto per la Bioeconomica nasce nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Puglia Partecipa” e consentirà di incrementare la consapevolezza di uno sviluppo basato sui principi della bioeconomia negli ambiti industriali di forte impatto pugliese favorendo la promozione, transizione, creazione e adozione di modelli di bioeconomia, e quindi economia circolare, attraverso un processo di inclusione che coinvolga tutti gli stakeholder regionali a più livelli.
“Le biotecnologie sono uno strumento straordinario per dare risposte concrete a bisogni sempre più urgenti per la salute, la cura dell’ambiente, l’agricoltura, l’alimentazione, avendo già dimostrato di poter offrire un contributo concreto per vivere meglio e in modo più sostenibile – dichiara Riccardo Palmisano, Presidente di Assobiotec, l’Associazione Nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie che fa parte di Federchimica – ma sono anche un potenziale volano per l’economia e l’occupazione qualificata di un Paese industrializzato come l’Italia. Le idee e i progetti che nascono dalle tante startup biotech nazionali sono spesso molto interessanti, ma purtroppo il più delle volte rimangono studi e ricerche in ambito accademico, incapaci di trasformarsi in brevetti, prodotti o processi. Le cause sono diverse: certamente un fattore culturale, ma anche una scarsa capacità sia nell’area del trasferimento tecnologico che in quella immediatamente conseguente di attrarre investimenti nel nostro Paese. Come Assobiotec lavoriamo al BioInItaly da 13 anni per far sì che sempre più idee innovative possano trovare uno sviluppo concreto e siamo orgogliosi dei risultati raggiunti in questi anni che dal 2008 ad oggi ci hanno permesso di raccogliere oltre 54 milioni di euro investiti in 24 differenti startup innovative in Italia, dando un’opportunità di lavoro qualificato ai nostri giovani ricercatori e imprenditori”.
Luca Pagetti, Head of Startup Growth Financing Department at Intesa Sanpaolo Innovation Center aggiunge: “La bioeconomia raggiunge in Italia 2 milioni di occupati ed un valore della produzione di 328 miliardi di euro. L’Italia si posiziona fra i Paesi europei con la più alta percentuale di riciclo. L’adozione dell’economia circolare è quindi strategica per il Gruppo Intesa Sanpaolo e il CE Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center rappresenta una risposta concreata per accompagnare la transizione delle imprese verso questo modello produttivo. Oltre a creare sviluppo e occupazione, consente infatti di evolvere verso tecnologie più avanzate e cogliere nuove opportunità per una crescita più responsabile. In questa direzione vanno sia il plafond fino a 5 miliardi di euro stanziato dalla Banca per per favorire le imprese che adottano il modello circolare sia la consolidata collaborazione con Assobiotec e BioInItaly, contest che ci ha visti selezionare in questi anni ben 260 startup biotech”.
Dopo Napoli, Catania e Bari ospita la terza tappa del roadshow nazionale che nelle prossime settimane toccherà anche Roma, Padova e Trento.