Monopoli, quale futuro per le imprese balneari?
Rinnovi delle concessioni demaniali, introduzione di nuove tassazioni e ripristino degli arenili: sono i problemi contro cui, oggi più che mai, gli imprenditori del settore balneare devono combattere stretti dalle scadenze imposte dalla direttiva proposta dal politico olandese Frtis Bolkestein: il prossimo 31 dicembre si avvicina all’orizzonte degli imprenditori balneari che sono soggetti a concessione per il proprio business come una spada di Damocle. Il lodevole tentativo di far approvare da tutti i governi dell’Unione delle regole che garantissero la parità di accesso a servizi e concessioni pubbliche per tutti le imprese e i professionisti del mercato comunitario rischia di impattare – come da tempo lamentano anche altre categorie di imprenditori – in maniera devastante. Per questo la CNA Balneari della provincia di Bari organizza per questa sera un incontro-dibattito per capire quale direzione stia prendendo la questione: non solo per la grande confusione sotto il cielo in questo momento tra pronunciamenti di tribunali, interpretazioni ufficiose di dirigenti pubblici che acquisiscono valore di posizioni ufficiali dei ministeri competenti ma anche per le tante questioni che, ordinariamente, gli imprenditori balneari devono affrontare periodicamente. Al tavolo dei relatori, dopo i saluti di rito del Sindaco Angelo Annese e della referente provinciale per Bari di CNA Balneari Anna Maria Amodio, offriranno contributi sulla questione Morena Luchetti, avvocato amministrativista ed esperta in materia di concessioni demaniali, i dirigenti comunali Antonello Antonicelli e Amedeo D’Onghia rispettivamente a capo dell’area ambiente e di quella urbanistica e lavori pubblici e due referenti nazionali CNA Balneatori, la portavoce Sabina Cardinali ed il coordinatore Cristiano Tomei. L’apputamento, fissato alle ore 17.30 presso la sala del Capitano al Castello Carlo V, sarà l’occasione per affrontare anche altre problematiche, a cui gli operatori sono “più abituati” ma che di anno in anno non trovano soluzioni definitive come il ripristino degli arenili, la questione delle strutture mobili e, infine, i rischi all’orizzonte di rincari sulle tassazioni agli operatori attraverso balzelli sulla “occupazione” di suolo da ombrelloni e lettini. L’attenzione è alta e tutti sono in attesa di comprendere quali novità arriveranno dal rincorrersi di riunioni della commissione competente in seno alla Conferenza Stato-Regioni.