Lofano: “Conversano è ferma colpa del sindaco Loiacono”
“Conversano è ferma. Bloccata da un’amministrazione comunale che sta producendo il nulla e con le proprie azioni continua a suscitare perplessità sia sull’adozione di atti amministrativi che ancora aspettano chiarimenti che sull’esercizio democratico che il sindaco e la sua coalizione continuano ad ostacolare, con la ricerca di espedienti”. Così Bartolomeo Lofano, capogruppo in consiglio comunale di Conversano a Sud Est e candidato alle elezioni regionali, fa il punto sulla situazione politica a Conversano. “Quanto sta accadendo al Comune di Conversano – spiega – ha dell’incredibile e credo non abbia precedenti nella storia dell’ente. Le inefficienze diffuse e le lamentele della popolazione sembrano un ritornello in una città che, senza una guida attenta e rispettosa del mandato ricevuto, quotidianamente fa i conti con disservizi e crescente degrado ambientale e sociale”.
Capitolo tasse: “L’amministrazione sta spingendo al massimo le tasse locali ed il sindaco Loiacono continua a scaricare responsabilità sulle precedenti amministrazioni. Un modo per esorcizzare le ansie e le inefficienze, i fallimenti e i tracolli che avvolgono la sua amministrazione. Chi, come lui, amministra l’ente comunale dal 2018 e siede tra i banchi comunali da più anni, sa bene che la situazione finanziaria dell’ente non è delle migliori e che le tasse sono molto alte. Ciononostante continua a spendere denaro in manifestazioni improbabili (il Natale scorso è stato un flop incredibile e il Maggio Conversanese al di là dei fiori non ha prodotto nulla di pratico) senza coinvolgere tutte le associazioni e continua a prevedere nuove tasse, come l’imposta di soggiorno. L’amministrazione Loiacono ha prelevato dai cittadini una Tari superiore a quanto andrebbe richiesto e i cittadini aspettano ancora che l’ente restituisca le quote non dovute della Tari 2014. Loiacono e i suoi intendono far pagare ai cittadini 18milioni di euro per i prossimi 20 anni per la gestione della pubblica illuminazione con un progetto di finanza, macchiato da conflitto d’interessi, che non coglie l’opportunità dei risparmi energetici derivanti dalle nuove tecnologie e che altrove ha comportato invece risparmi importanti. Prendiamo l’esempio del Comune di Monopoli, più attento, che per un progetto dello stesso costo di quello di Conversano ha previsto un project financing di 9 anni”.
“Piuttosto che proporre irraggiungibili obiettivi ed illudere i propri concittadini – aggiunge Lofano – perché Loiacono non ha messo al primo posto il risanamento delle casse comunali? I debiti fuori bilancio sono un fatto fisiologico. Un problema comune a tutti gli enti locali. Ma anche l’amministrazione Loiacono sta producendo debiti che graveranno sui futuri governi cittadini. Le centinaia di migliaia di euro spesi annualmente per l’affidamento dei servizi legali, significano, innanzitutto, che c’è un contenzioso in atto che avrà sicure ripercussioni. Da mesi Conversano a Sud Est propone l’istituzione di un’avvocatura comunale, peraltro prevista nel programma”.
Ricadute sui cittadini. “Il nulla dell’amministrazione Loiacono sta pesando sulle famiglie e sulle imprese. Non ci sono case e tante famiglie attendono l’assegnazione delle case popolari già pronte. Non c’è lavoro, le attività produttive attraversano una fase di depressione, c’è un malcontento diffuso ed emergenze che l’insipienza amministrativa e politica che l’amministrazione non riesce in alcun modo a fronteggiare. C’è bisogno di un salto di qualità, un cambio di passo su questioni economiche e sociali che stanno davanti a noi. Da due anni, invece, siamo costretti a sopportare l’immobilismo di una maggioranza che non vuole cambiare perché ha scelto un’altra strada, quella che parla un’altra lingua per evitare ogni tipo di confronto”.
Dopo la vittoria elettorale, dopo i numerosi avvicendamenti all’interno dell’esecutivo e la perdita da parte di Loiacono di diversi consiglieri e assessori, secondo il candidato alle prossime regionali “non si è visto nulla dell’auspicato rilancio. Anzi, al contrario, le cose sono andate di male, in peggio. Incertezze e confusioni – che ricordiamo nella pubblica amministrazione rappresentano un costo – sono aumentate a dismisura. Notizie di questi giorni parlano: di un provvedimento di istituzione della dirigenza negli uffici comunali, subito revocato; di parenti e amici beneficiati con incarichi. Grave il fermo di ogni attività che riguardi l’eliminazione tramite interramento dei passaggi a livello. Da quando Conversano a Sud Est non è in maggioranza, le procedure si sono bloccate. Unico risultato: Loiacono è riuscito a farsi chiudere il passaggio pedonale del Sacro Cuore senza riuscire nemmeno a farsi realizzare il sovrapasso pedonale”.
“Continuare ad andare avanti in questo modo – conclude – è un pericoloso azzardo. Una scommessa ad altissimo rischio che mette a dura prova la città ed i suoi abitanti. Le proteste e le grida che sentiamo ormai da molti giorni e che talvolta salgono caoticamente ed entrano nel palazzo, vanno ascoltate. Così come va ascoltato ed interpretato il dolore silenzioso. Ascoltare ed accogliere, per poi, con cura, con passione, con scienza e coscienza, decifrare, comprendere e rispondere. E’ questo il compito della politica. Il nobile compito che supera sterili contrapposizioni ed inutili cacce al colpevole. Sono questi i motivi che ci hanno spinto a presentare interrogazioni e interpellanze consiliari. A segnalare innumerevoli irregolarità in atti amministrativi che ancora aspettano risposta, sia da parte della politica, sia dalle strutture tecniche e di controllo. Conversano a Sud Est, inoltre, non si sta limitando a svolgere l’importante funzione di controllo attribuita dalle norme, ma chiede consigli comunali per discutere argomenti di grande attualità per le sorti della città. Questo esercizio democratico finora è stato vergognosamente ostacolato con la ricerca di mille espedienti: pur non avendone diritto, Loiacono continua ad essere un numero nelle commissioni consiliari negando così la democratica e legittima assegnazione delle presidenze all’opposizione. Ed allora, chi fa ostruzione ? I consiglieri di opposizione che propongo la risoluzione di alcuni problemi, oppure una rabberciata maggioranza comunale che evita qualunque tipo di confronto? Chi è esempio di correttezza istituzionale e democratica, modello di impegno civico e politico? Chi vuole approfondire, discutere e cercare soluzioni per far rialzare la città dallo stato in cui si trova, oppure chi vuole nascondersi, camuffarsi e sottrarsi al pubblico confronto? I cittadini di Conversano devono sapere che Conversano ha bisogno di un’amministrazione comunale che lavori per i cittadini e che Conversano a Sud Est consiglia al sindaco di dimettersi e sentire quello che i cittadini hanno da dire”.