Conversano, 110° anniversario di Francesca Marangelli
Quest’anno ricorre il 110° anniversario della nascita di Francesca Marangelli, preside, scrittrice ma soprattutto femminista ante litteram che ha attraversato il ‘900 dedicandosi alla cura dell’istruzione come strumenti di emancipazione ed inclusione. Alla figura della Marangelli è dedicato l’incontro culturale, in programma domani giovedì 13 febbraio alle 17,30 nello «Spazio 13» in via de Cristoforis a Bari. L’evento rientra nel percorso «Educhiamoci alla cura» avviato dal Gruppo Educhiamoci alla Pace OdV nel 2019 e che prosegue nel nuovo anno affrontando diverse tematiche. L’incontro di domani è incentrato sulla figura di Francesca Marangelli, sulla cura della memoria di una donna che ha insegnato l’emancipazione. Interverranno: Rosalina Ammaturo (docente) e Licia Positò (presidente Gruppo Educhiamoci alla Pace OdV). Nata a Conversano nel 1910, dopo gli studi classici al Ginnasio Morea e all’Università di Bari, Francesca Marangelli è stata preside della Scuola Melo da Bari dal 1954 al 1976 e nella sua carriera di docente e dirigente si è contraddistinta per aver prestato attenzione alle questioni di genere, introducendo innovazioni metodologiche e organizzative nella scuola. In pieno ventennio fascista, nel 1941 ottenne dal Ministero degli Esteri il comando presso l’Istituto di Cultura a Sofia in Bulgaria, col compito di insegnare e diffondere la lingua e la cultura italiane in quel paese. Lì visse dal novembre 1941 al giugno 1943. Al suo ritorno – come riportano i vari studi pubblicati dal Centro studi Maria e Francesca Marangelli di Conversano – riprese l’insegnamento al Ginnasio di Conversano e nel 1953 fu nominata preside della scuola media Melo da Bari, la cui storia più importante è legata proprio alla sua presidenza. La Marangelli, infatti, introdusse innovazioni didattiche e metodologiche all’avanguardia apprese nei suoi frequenti viaggi negli Usa. «Sotto la sua guida – scrive la professoressa Marisa Cacciapaglia, animatrice del Centro Marangelli, in una biografia della preside – cominciarono a fiorire attività ed iniziative che in breve fecero di questa scuola un polo di riferimento. Già nel 1954 nasceva nella scuola l’Associazione Genitori, nella convinzione che l’azione sinergica delle due istituzioni educative, scuola-famiglia, avrebbe dato forte impulso all’attuazione di finalità». Quando nel 1976 Francesca andò in pensione, il Provveditore agli Studi di Bari e il Ministro della Pubblica istruzione le consegnarono la medaglia d’oro per i benemeriti della cultura. Autrice di saggi, articoli, opere storiche e monografiche, nel 1979 pubblicò per l’Ecumenica Editrice di Bari uno studio sulle badesse di San Benedetto: «Obbedire perché donne? Le monache di Conversano risposero no». «L’opera, che aveva la carica dirompente di una contestazione femminista – scrive la Cacciapaglia – può ritenersi la più importante fra quelle scritte da Francesca. La ricostruzione di quell’antica vicenda portava alla luce la storia nascosta di donne che si voleva ridurre al silenzio e di cui si sopportava con disagio l’autonomia e i privilegi ottenuti nel lontano 1266». Nel 1966, per onorare la memoria di sua sorella Maria, scomparsa nel 1965 e tra i primi sindaci-donna in Italia, con il contributo dell’amministrazione comunale, istituì un premio di studio biennale per studiose e studiosi che svolgessero studi riguardanti fatti e personaggi della storia e della cultura di Puglia e sulla condizione femminile.