Mola di Bari, verità per Giulio Regeni
Il consigliere comunale Giangrazio Di Rutigliano ha proposto al Consiglio Comunale di Mola di Bari l’approvazione del seguente ordine del giorno: VERITÀ PER GIULIO REGENI. Giulio Regeni, nato a Fiumicello (Udine), fu studente del Liceo Petrarca di Trieste e vinse una borsa di studio per svolgere gli ultimi tre anni di Liceo al “Collegio del mondo”, nel New Mexico. Studiò poi ad Oxford e a Cambridge. Dal settembre 2015 si trovava al Cairo per uno studio sull’economia egiziana, dove si occupava di movimenti operai e diritti degli egiziani. Scomparso il 25 gennaio 2016, Giulio Regeni è stato ritrovato cadavere, dopo giorni di torture e sevizie. Le più alte cariche dello Stato italiano sono intervenute per dichiarare la necessità di fare chiarezza sulla morte di Giulio Regeni. Il mondo accademico si è mobilitato per chiedere verità e giustizia ed affermare la libertà di ricerca e inviolabilità dei diritti umani, mentre i ricercatori e dottorandi del dipartimento di Studi Internazionali dell’Università di Cambridge hanno avviato una raccolta firme, rivendicando il valore della libertà e della conoscenza per i giovani e chiedendo tutela per coloro che sono impegnati in circostanze che ledono i diritti e le libertà individuali. Una risoluzione del Parlamento Europeo del 2016, poi ribadita nel 2019, ha condannato l’omicidio di Giulio Regeni, dicendo che è solo l’ultima delle sparizioni forzate avvenute in Egitto, ciò nonostante al momento quel Paese non risulta inserito nell’elenco dei paesi insicuri. La campagna promossa da Amnesty International Italia “Verità per Giulio Regeni”, al fine di non permettere che l’omicidio del giovane ricercatore italiano finisca per essere dimenticato, campagna che ha già ricevuto numerose adesioni anche da parte di Regioni e Comuni italiani. Si sottolinea, inoltre, che la preoccupazione degli stati europei per gli interessi economici nell’area del Mediterraneo non deve portare ad un abbassamento della vigilanza sui diritti umani. Per quando sopra riportato si invita il Parlamento e il Governo italiano ad attivarsi nelle sedi internazionali opportune, affinchè le autorità egiziane facciano chiarezza sulla morte di Giulio Regeni ed i responsabili di questo efferato crimine vengano assicurati alla giustizia. In attesa di azioni concrete ritirare il Console italiano dall’Egitto e dà mandato di pubblicare sul sito istituzionale del Comune il simbolo dell’impegno per avere verità sulla morte di Giulio Regeni, compreso il richiamo al simbolo della campagna di Amnesty International (e altre associazioni umanitarie)”.