Conversano, “grazie di cuore sindaco Domenico Vitto”
“Un numero, datemi un numero e una persona che mi risponda, che si attivi rapidamente”. La storia di ordinario disagio al tempo del Coronavirus racconta oggi il dramma vissuto da un cittadino di Conversano. Non perché contagiato. Non perché ha subìto un’ingiustizia. Semplicemente perché disperatamente non riusciva a consegnare un pigiama, della roba intima e due paia di calze. E’ accaduto ad un cittadino del nostro paese. Chiuso in casa da diversi giorni, il nostro l’altra mattina riceve una telefonata. Dall’altro capo del telefono c’è la centralinista dell’ospedale: “Il suo parente ha bisogno del cambio”. Una richiesta ordinaria ma che dopo qualche minuto si rivela da incubo perché il malcapitato, pur avendo recuperato gli indumenti in tempo record grazie alla disponibilità di un coinquilino e di un commerciante, non sa come fare per raggiungere il congiunto. Le disposizioni sono chiare: chi è in quarantena non può uscire di casa nè dal paese di residenza. Come fare allora? Chi chiamare? A Conversano dovrebbe esserci un COC (Centro operativo comunale). Preso dal panico e consigliato da un amico, taglia la testa al toro e chiama Domenico Vitto. Il sindaco di Polignano è l’angelo che in un battibaleno gli fornisce il numero della Croce Rossa di Monopoli che, con tempestività giunge in città, preleva gli indumenti e li consegna a destinazione al paziente ricoverato.
L’impressione che si ricava da questa storia è che Conversano sia impreparata a fronteggiare questa emergenza. Perché se su facebook il sindaco continua a lanciare messaggi, a snocciolare numeri e ad assicurare che tutto sarebbe sotto controllo, in realtà in pochi sanno che ci sarebbe un COC (Centro operativo comunale). Non si sa se sono disponibili squadre di pronto intervento. E nella selva dei numeri dati in pasto ai cittadini, qual è quello operativo di Conversano? La gente ha bisogno di qualcuno che li assista, che consegni non solo pigiami e calze, ma la spesa ad anziani, disabili, persone fragili, in città, nelle campagne e nella frazione. Chi deve sanificare i condomìni? Come si garantisce una presenza infermieristica ai numerosi pazienti allettati? Chi porta a casa i farmaci, a parte qualche volenteroso farmacista? E le mascherine e i guanti obbligatori che altrove stanno consegnando porta a porta? Chi raccoglie ed esaudisce le istanze di chi non esce non per timore di essere beccato dalle pattuglie ma perché non ha più soldi per fare la spesa? A quale numero si deve chiamare per l’autocertificazione che in tanti non possiedono perché non hanno computer e stampante? Chi si occupa del pagamento delle bollette a persone anziane sole? Le richieste sono tantissime e se un cittadino, per la semplice consegna di un pigiama e due paia di calze ha dovuto chiamare il sindaco di Polignano, significa che c’è in realtà tanto ancora da fare per organizzare una macchina sociale e di pronto intervento che sia davvero efficiente ed efficace.