Monopoli, Commissariato, scoperta truffa informatica
Si è conclusa in questi giorni una indagine scaturita da una denuncia presentata al Commissariato di P.S. per truffa.
Nei mesi scorsi, un cittadino monopolitano aveva riferito le modalità di una truffa subita in occasione del tentativo di vendita di una sua autovettura usata, utilizzando i normali siti disponibili sulla rete internet. Infatti, dopo alcuni giorni dal suo annuncio, aveva ricevuto un contatto da una persona che si presentava con un nome di fantasia e che convinceva la vittima della sua intenzione di procedere all’acquisto, affermando di volersi garantire il veicolo con un acconto a titolo di caparra confirmatoria. Dopo aver ricevuto l’IBAN dal venditore su cui versare la cifra pattuita, con un modus operandi collaudato in rete, spiegando che aveva necessità di verificare che non si trattasse di una truffa, chiedeva al cittadino monopolitano di recarsi ad uno sportello ATM. Fornendo indicazioni telefoniche lo invitava ad effettuare alcune operazioni, riuscendo a confondere il suo interlocutore che inavvertitamente effettuava due ricariche da 750 euro l’una su una carta Poste Pay ricaricabile anonima. Solo in un secondo momento, il signore monopolitano si accorgeva delle sue operazioni non riuscendo più a bloccarle e a recuperare la cifra versata per un totale di 1.500 euro.
Le complicate indagini bancarie e gli accertamenti informatici effettuati dal personale della Polizia Scientifica del Commissariato di P.S. di Monopoli, consentivano gradualmente di risalire al reale utilizzatore della carta Poste Pay, individuato in un 53enne romano con numerosi precedenti penali specifici e un cittadino pakistano che venivano deferiti all’A.G. di Bari.