Una rondine non fa primavera ai tempi del virus
Una rondine non fa primavera, recita un vecchio detto e qualcuno ha notato che le rondini ancora non si sono viste in giro, forse perché la primavera ancora non è arrivata o forse perché sentono pericolo di contagio (n.d.r. le rondini possono essere contagiate). E allora forse dovremmo imparare dagli animali, che si lasciano guidare dall’instinto di sopravvivenza, ma c’è qualcuno che ha fretta di tornare alla normalità e che già da qualche tempo sta cavalcando politicamente la questione. E così Matteo Renzi, esponente del Partito Italia Viva, dopo la sortita dei giorni scorsi in cui auspicava il “riaprire tutto”, si è fatto promotore di un’istanza che autorizzasse i genitori a portare fuori i figli per una passeggiata. Presto fatto, questa sera il Viminale, con apposita circolare precisava che “è consentito a un solo genitore camminare con i propri figli minori; tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta inoltre nell’ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute“. Le misure draconiane, quindi, vedono aprirsi una crepa e tra multe talora ingiuste e interpretazioni varie, quanto precisato questa sera potrebbe avere delle conseguenze sull’andamento dell’epidemia, proprio nel momenti in cui siamo nel picco del contagio. “Dopo settimane molto dure finalmente, da qualche giorno, stiamo vedendo un piccolo miglioramento con un decremento degli accessi in Pronto Soccorso, ma non possiamo in alcun modo abbassare la guardia con il rischio di vanificare tutti gli sforzi compiuti fino ad oggi”. Sono le parole dell primario di Pediatria dell’ospedale di Piacenza Giacomo Biasucci in un’intervista pubblicata sul giornale Libertà, nella quale il medico mette in guardia sulla possibilità richiesta da molti genitori di poter concedere un’ora di uscita al giorno: “Mi rendo conto che sia difficile gestire i bambini a casa, bisogna trovare ogni giorno esperienze nuove da condividere ma in questo momento non è opportuno uscire con i piccoli perché bisogna evitare di creare pericolosi assembramenti – ha spiegato Biasucci – ci troviamo in una fase ancora troppo delicata. Lo stesso discorso vale per gli anziani – prosegue il primario – dobbiamo pazientare ancora un paio di settimane prima di vedere risultati rassicuranti e duraturi“. “Da domani, nuovamente, avremo molte più persone in giro, adulti e bambini – dice il pediatra SIP Antonino Di Mauro – e avremo dato agli adulti, una scusa in più per farlo! A gioirne, inutile ripeterlo, il nostro nemico Coronavirus19: I genitori toccheranno il pulsante della luce e quello dell’ascensore. Apriranno le maniglie all’ingresso dei condomini. Incroceranno altre persone con bambini sui marciapiedi. Useranno – in modo maldestro – guanti che non sapranno poi smaltire. Indosseranno – in modo scorretto – mascherine che danno loro la FALSA percezione di essere al sicuro. I bambini, con la curiosità per la scoperta che li contraddistingue, toccheranno le pareti degli ascensori, le sbarre, le porte, i pali della luce…e tutto quello che capita a loro tiro. È nella loro natura. È difficilissimo impedirlo. Poco prima o poco dopo si metteranno le dita nel naso o nella bocca…o si stropicceranno un occhietto! Molti dei bambini portati a spasso, così come i loro genitori, saranno già infetti ma asintomatici o pre-sintomatici. E immagino poi come sarà facile far rispettare ai bambini – nel marciapiede che circonda il vostro isolato di casa – la distanza di sicurezza minima di un metro da ogni altra persona!? Ogni nostra azione deve essere finalizzata a limitare il contagio. Agite come se ogni vostra azione può fare la differenza. La fa! Domani restate a casa con i vostri figli. Non fate fare la passeggiata al virus“. Il discorso ovviamente non vale per i bambini affetti da disturbi dello spettro autistico, ADHD, e disabilità intellettive e psichiche. E allora che fretta c’era … recitava una canzone, e forse per la primavera si dovrebbe ancora pazientare per godersela serenamente, nonostante la fretta di qualcuno di guadagnare visibilità mediatica.
Cosimo Lamanna