Monopoli, coronavirus, Annese ammette la “segnalazione anonima”
E’ un Angelo Annese determinato quello apparso questa sera nel consueto messaggio serale alla cittadinanza. Pugno duro con chi trasgredisce le regole è il messaggio nemmeno tanto velato, emerso dalle sue parole: “Oggi voglio cominciare col ringraziare tutti voi per le segnalazioni che fate e vi chiedo di continuare a farle – ha detto il primo cittadino – a tal proposito, tanti cittadini residenti nell’agro mi hanno evidenziato che stanno notando movimenti strani di monopolitani e non, solitamente villeggianti. A loro ho chiesto di mandarmi indicazioni precise, garantendogli l’anonimato ed alcuni l’hanno già fatto. Dato che voglio credere alla buona fede di tutti, oggi vi ricordo che il decreto non consente il soggiorno per il weekend nelle seconde case e, men che meno, consente che lo si possa fare in compagnia. Oggi vi ho bonariamente avvisato, da domani partono i controlli nelle zone che qualcuno mi ha indicato. Ogni singola persona sorpresa nella sua seconda casa o in casa altrui riceverà una multa di 400 euro, questo vuol dire che, se si sposta una famiglia composta da 3 persone, la multa sarà di 1.200 euro. Tutto voglio fuorché questo quindi mi affido, ancora una volta, al vostro buon senso. Ma purtroppo non ci saranno sconti per nessuno“. Siamo arrivati ad un punto critico, evidentemente, che comunque impone una riflessione, amara, ma necessaria ed è quello dell’utilizzo della segnalazione anonima o, peggio della delazione, per combattere i trasgressori e questo ci trasporta, inevitabilmente in un mondo dall’aria pesante, dove il clima del sospetto e la tentazione di trasformarsi in giustizieri inevitabilmente cambierà il nostro rapporto col prossimo. D’altronde, se questo è necessario, lo si accetta, anche se malvolentieri, sperando che l’eccezione non diventi la norma, nell’auspicio che le forze dell’ordine possano svolgere autonomamente il loro prezioso lavoro, come hanno fatto e sanno ben fare, nel pieno rispetto della democrazia, senza l’eccessivo ausilio delle segnalazioni di privati cittadini. Purtroppo, a questo proposito, è doverosa anche un’ultima considerazione, lo scarso senso civico di qualcuno e l’ostinazione a non seguire le regole, inevitabilmente ricade anche su chi le regole le ha sempre seguite e quindi, mai più appropriato è stato il detto: “chi è causa del suo mal, pianga se stesso”.
Cosimo Lamanna