Monopoli, Pasqua da coprifuoco
Silenzio, strade deserte, qualche isolato individuo che timidamente cammina velocemente e poi il rumore dell’elicottero e le pattuglie per strada, implacabili, pronti a fermare chiunque. E quella paura, la paura di sbagliare anche se sei nel giusto e di essere multato, il sentirsi in colpa, per cosa poi, non si sa. Questa mattina sono uscito di buon ora per accudire gli animali domestici che ho in campagna, né era in diritto e in dovere, ma non so perché, ma quell’irrazionale senso di timore mi ha comunque pervaso per tutta quella interminabile mezz’ora che sono rimasto fuori casa. E’ una Pasqua blindata quella che il 2020 ha riservata a Monopoli, una Pasqua che di sicuro nessuno dimenticherà mai, una Pasqua di coprifuoco. Risorgeremo, è il messaggio che si legge in molte bacheche, ma le ferite profonde che questa esperienza lascerà saranno inevitabili e sarà compito di ognuno di noi, dal semplice cittadino ai rappresentanti delle istituzioni, far si che quelle ferite si trasformino nei germogli della rinascita umana ancorché economica.
Cosimo Lamanna