Cosa succederà il 4 maggio? Certezze e nuove regole
Il 4 maggio è la data entro cui il Governo potrebbe decidere di rimuovere del tutto o quanto meno allentare il lockdown e di conseguenza le restrizioni imposte per contrastare la diffusione del coronavirus in Italia. Intanto il Governo ha già dato l’ok per la cura degli orti. “Mi avete scritto in tanti – dichiara il ministro Bellanova sul proprio profilo fb – chiedendo di potervi prendere cura del vostro orto, a rischio per l’abbandono forzato dovuto alla quarantena. Per molti di voi poter andare nei vostri terreni significa garantire frutta e verdura in tavola di qualità e assicurare un risparmio economico importante per la famiglia, oltre che – lo comprendo bene – passare un po’ di tempo fuori casa ma in sicurezza. Oggi sono contenta di potervi dare una buona notizia, riportata finalmente nelle FAQ sul sito del governo: è consentita la cura e manutenzione di orti e terreni privati, ed è consentito spostarsi per raggiungerli, anche nel caso in cui siano in comuni diversi da quello di residenza, certificando la proprietà o il possesso, la produzione per autoconsumo e indicando il percorso. Resta purtroppo il divieto di spostarsi in un altro comune per la cura di giardini ed orti di seconde case”. Per quanto riguarda il resto, nulla si sa di preciso, anche se circolano diverse delle ipotesi su come potrebbe essere gestita la situazione. Tra le più probabili quella secondo la quale tutti dovranno spostarsi con le mascherine, strumento indispensabile di tutela per sé stessi e per gli altri. Si parla tanto anche di una App che servirebbe per tracciare eventuali positivi limitandone la possibilità di contagiare anche altri. Tra le attività che dovrebbero riaprire per prime dovrebbero esserci quelle relative al settore automobilistico, tessile, mobilifici, pelletterie. Le priorità dovrebbero essere stabilite anche sulla base di garantire il distanziamento sociale anche tra i lavoratori. I tribunali riapriranno, invece, l’11 maggio. Altro argomento sentito dalla popolazione è quello dello sport: a questo proposito pare che si pensi ad una prosecuzione della chiusura delle palestre, mentre si potrebbe tornare a fare sport all’aperto, in solitaria. Possibile anche una riapertura dei parchi, ma con limitazioni. Restano chiuse al pubblico le spiagge, ma anche qui ci sono indicatori positivi visto che il governo ha dato l’ok per permettere al personale di effettuare la manutenzione degli stabilimenti. Ma come si andrà in spiaggia nel 2020, tutto da vedere, certo che gli operatori balneari stanno scartando l’ipotesi delle “gabbie” in plexiglas, mentre si sta valutando anche l’ipotesi di ingressi contingentati in spiaggia. Che ne sarà di bar e ristoranti? Anche per loro potrebbe esserci la possibilità di una riapertura seguendo alcune regole già adottate prima della chiusura e magari aggiungendone altre che garantiscano il distanziamento sociale. Che ne sarà della scuola? E’ quasi certo che resterà chiusa, nonostante alcuni mal di pancia di Renzi, che continua a sostenere la necessità di una riapertura a maggio. Un rischio troppo grosso, ha fatto presente più volte la ministra Azzolina, che al momento ha lasciato aperta la porta solo alla possibilità di un ‘esame di maturità in presenza, garantendo ovviamente gli standard di tutela necessari. Come sarà la nostra vita a partire dal 4 maggio non lo sappiamo ancora, si parla di una “convivenza” con il virus, parola rassicurante e inquietante al tempo stesso, certo è che invece appare necessario seguire l’appello di Bertolaso che ha perentoriamente invitato tutti a “restare a casa” perché il nemico invisibile continua ad essere molto pericoloso.