“Porto Marzano Piccolo”, aggiornamenti, la spiaggia “resta privata”
La vicenda di Porto Marzano piccolo non finisce di riservare sorprese. Qualche giorno fa si era appreso dal prof. Stefano Carbonara che la spiaggia era tornata pubblica, come conseguenza anche della protesta di associazioni e cittadini monopolitani e l’azione della Capitaneria di Porto. Oggi invece, da notizie riportate da organi di stampa locale, si viene a conoscenza della posizione del proprietario del lido, tale Viero Affatato. Pur non avendo ricevuto direttamente la sua comunicazione, la nostra redazione per correttezza e completezza di informazione, ritiene comunque di riportarla facendo riferimento alla fonte. “Invito tutti quelli che si sono espressi, in modo non consono – scrive Viero Affatato su link24 – a leggere gli allegati del provvedimento incriminato, da questa semplice lettura si renderebbero conto della realtà e della linearità delle decisioni assunte”. Ma quale sarebbe allora la verità? Stando a quanto riferisce l’interessato “il provvedimento è frutto di un accordo a cui abbiamo preso parte in prima persona io e il mio socio, accanto agli enti preposti, al fine di individuare una dividente demaniale che manca dal lontano 1800. Ci siamo attivati quindi in prima linea per consentire questa soluzione e le autorità hanno apprezzato la nostra collaborazione”. In definitiva “la spiaggia – secondo quanto riferisce Affatato – è comunque privata, così come lo sono la scogliera a destra e a sinistra di Marzà”. In definitiva pare che non sia cambiato nulla a proposito, la spiaggia era e resterà di proprietà privata. Toccherà ovviamente agli organi preposti ratificare la situazione mediante apposita cartellonistica che specifichi per il cittadino che si tratta di proprietà privata allo scopo di evitare violazioni di legge. Vivendo in uno stato di diritto non abbiamo dubbi sul fatto che si saprà fare chiarezza sulla questione, di sicuro, ma spiace constatare purtroppo che, nonostante si viva in una situazione di pandemia con il fondato rischio di vita e la possibilità che quest’anno non si vada al mare, non si sia approfittato nemmeno di questo momento per addivenire a soluzioni comuni nel pieno interesse degli interessi di tutti preferendo da un lato toni trionfalistici e dall’altro minacce di azioni legali.