Monopoli, Iaia, la quarantena e le strutture ricettive
«Dal 4 maggio coloro che rientrano a Monopoli da altre regioni in applicazione dell’Ordinanza Regionale n.214 del 28 aprile 2020 devono comunicarlo al proprio medico di medicina generale, osservare l’isolamento fiduciario di 14 giorni con divieto di contatti sociali e essere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza. L’Associazione B&B Associati Monopoli, CNA Balneari Bari, ’OTM Monopoli e Associazione Operatori Centro Storico, preoccupate per il possibile innalzamento della curva dei contagi che tale esodo potrebbe determinare, hanno scritto al Sindaco Annese e al Presidente Emiliano comunicando di voler mettere a disposizione le loro strutture ricettive a coloro che rientrano in città e che non possono trascorrere tale periodo in abitazioni vista l’impossibilità di rispettare l’isolamento e il distanziamento sociale». Ad affermarlo è l’Assessore al Turismo Cristian Iaia.
«Viste le preoccupazioni degli operatori, alla luce dei provvedimenti che consentivano il rientro in Puglia e delle limitazioni introdotte dalla Regione circa l’obbligo di quarantena, il Comune di Monopoli si è confrontato con loro ed è nata questa proposta che è stata recapitata sabato 2 maggio. Nel ringraziare la loro disponibilità quale senso di responsabilità nei confronti dell’intera cittadinanza, mi preme evidenziare che l’iniziativa, partita da loro, è estesa a tutte le strutture della città che volessero parteciparvi. Per questo il numero telefonico 080 21 41 255 della Protezione Civile Comunale è disponibile dalle ore 08.00 alle ore 19.00 non soltanto per chi rientra dal nord per dichiarare il luogo dove trascorrere i 14 giorni dell’isolamento fiduciario, ma anche per registrare ulteriori disponibilità di strutture ricettive monopolitane ad ospitare chi eventualmente vorrà trascorrere la quarantena presso di loro. Anzi, invito i gestori che volessero aderire a chiamare e a dare la loro disponibilità», spiega Iaia.
«La scelta della permanenza in una struttura ricettiva, che ricordo non essere un obbligo ma una opportunità al fine di tutelare a fine preventivo la salute dei propri familiari, avverrà ad un prezzo calmierato. Resta sempre l’obbligo di comunicare un recapito telefonico mobile al quale essere contattati dalla Protezione Civile comunale al fine di verificare in ogni istante il rispetto della condizioni di isolamento fiduciario prescritte dall’ordinanza regionale. In caso di necessità saranno gli stessi operatori di protezione Civile a garantire un servizio a domicilio di pasti o quant’altro si renda necessario, in qualsiasi posto sia trascorsa la quarantena», conclude Iaia.