Funerale a Lecce, nota del Popolo della Famiglia
L’episodio avvenuto in questi giorni a Lecce, dove un’agente di Polizia Municipale ha interrotto il rito funebre di Silvia Ghezzi, morta a soli 32 anni dopo due anni di lotta contro una malattia rara, assume i contorni di un palese abuso di autorità da parte di chi dovrebbe limitarsi a garantire la sicurezza dei cittadini, specie considerando le circostanze concrete in cui e’ accaduto “Non erano più di 20, avevano dei palloncini in mano, e rispettavano il distanziamento, in un luogo aperto (il piazzale del cimitero)”. Il confronto è stridente con quanto accaduto quasi in contemporanea a Milano, dove per il rientro a casa di Silvia Romano si è creata una ressa di giornalisti e curiosi degna dei peggiori assembramenti che le norme anti diffusione del Coronavirus vietano tassativamente.
In altri termini, si è liberi di salutare una Silvia, diventata famosa per meriti ancora ignoti, per la quale ci saranno infinite occasioni di saluto, mentre invece è vietatissimo dare ad un’altra Silvia, vittima di un male che ormai non fa più notizia, un estremo saluto per cui domani sarà già troppo tardi.
Il Popolo della Famiglia della Puglia è da sempre dalla parte dei cittadini, ma ancora di più quando essi sono vittime di abusi da parte dei Pubblici Poteri; che colpe avevano quelle persone affrante, dilaniate dal dolore per la perdita della loro cara, da non poter trovarsi a piangere insieme in quel doloroso momento? Perche’ aggiungere dolore ad altro dolore, dov’è la logica?
Il Referente de Il Popolo della Famiglia Puglia:” Non si possono fare due pesi e due misure, due saluti e due Silvie con due comportamenti diametralmente opposti è ora di dire basta” e conclude “Tutti noi abbiamo visto le immagini dell’assembramento sotto la casa di Silvia “Ashia” e intorno ai luoghi storici della movida italiana. Le forze dell’ordine devono sicuramente fare il proprio dovere ma l’eccesso di zelo non può trasformarsi in mancanza di umanità e di rispetto del dolore atroce per la perdita di una figlia maggiormente poi quando si tratta di una celebrazione religiosa. Non vorrei che questa pandemia ci abbia reso meno umani di prima, è ora di dire basta. Il Pdf Puglia è vicina alla famiglia oltraggiata”.