Coronavirus, dal Comune di Bari 1500 euro a fondo perduto ai commercianti
È stato approvato oggi il bando che permetterà l’erogazione da parte del Comune di Bari di un contributo a fondo perduto per incoraggiare la riapertura delle attività legate al commercio, artigianato, alla somministrazione di alimenti e bevande e la ripresa del lavoro degli esercenti di punti vendita ambulanti che hanno subito la chiusura delle proprie attività a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria Covid 19.
Nel bando sono stati disposti due canali di finanziamento che riguardano due differenti target di attività. Nello specifico sono previsti:
€ 1.500 per attività economiche operanti nei settori del commercio, dell’artigianato, della somministrazione di alimenti e bevande, sottoposte a disposizioni di chiusura ai sensi del D.P.C.M. del 11.03.2020 e ss.mm.ii.
€ 500 per esercenti del commercio ambulante con concessione del Comune di Bari a svolgere la propria attività presso i mercati rionali cittadini, per non meno di tre giorni alla settimana, a condizione che dette concessioni non siano sottoposte a chiusura ai sensi di Ordinanza Sindacale n. 2020/00599 del 11.03.2020 e ss.mm.ii.
“Il primo obiettivo che ci siamo posti era approvare questa misura nel primo giorno di riapertura delle attività commerciali – spiega il sindaco Antonio Decaro – e per questo desidero ringraziare tutti gli uffici comunali che in queste settimane hanno lavorato notte e giorno per centrare questo traguardo. Ora servirà qualche giorno per illustrare a tutti gli esercenti le modalità di partecipazione al bando e di richiesta del contributo in modo che siano pronti non appena ci sarà la pubblicazione del bando prevista per venerdì 22 maggio”.
“A questo primo intervento di sostegno si aggiungono le ulteriori agevolazioni a cui abbiamo lavorato: dall’occupazione di suolo pubblico gratuita, agli sgravi fiscali e all’accordo con i proprietari immobiliari per la calmierazione dei canoni di locazione. In questi giorni inoltre completeremo le procedure per gli sgravi fiscali e per la realizzazione della piattaforma openbari.it, che conterrà al suo interno sia una sezione dedicata al marketplace sia una sezione dedicata alle opportunità per gli esercenti – continua -. Oggi, con le saracinesche che sono tornate ad alzarsi e le centinaia di operatori che sono tornati al lavoro, la città di Bari si è riaperta alla vita. Per questo abbiamo voluto chiamare questa operazione OPEN che significa proprio aperto. Perché questa parola sia di buon auspicio per le attività commerciali che tornano ad aprirsi, per la nostra città che prova a tornare a vivere, seppur con nuove regole, e per il futuro di noi tutti che deve tornare a parlare di vita, di sorrisi e di lavoro”.
Le indennità saranno erogate a sportello fino a esaurimento fondi a partire dalla data di pubblicazione del bando prevista per venerdì 22 maggio a partire dalle ore 9.
Per richiedere il contributo ogni attività dovrà assicurarsi di essere in possesso dei seguenti requisiti di ammissibilità:
essere un’impresa attiva e operativa almeno dall’11 marzo 2020
essere iscritta al Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA) di Bari
avere un codice ATECO per il quale è stata disposta la chiusura per contrastare il contagio da COVID-19
avere sede operativa nel territorio del Comune di Bari, in un locale di dimensione massima di 250 mq. Tale vincolo sarà verificato attraverso la più recente dichiarazione TARI
essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali in data antecedente al lockdown, nei limiti e alle condizioni previste dal D.L. “Cura Italia” e successive disposizioni in materia. Tale requisito sarà verificato mediante l’acquisizione del DURC, secondo quanto previsto dalla Circolare INPS n. 1374 del 25.03.2020.
Per presentare la domanda e accedere al contributo sarà OBBLIGATORIO iscriversi alla piattaforma telematica dedicata www.openbari.it e seguire le procedure online presenti nel form di registrazione e compilazione della domanda.
Sono ammessi a richiedere l’indennità una tantum, le attività, chiuse il 12 marzo 2020, operanti nei settori:
esposizioni, autosaloni
negozi abbigliamento
negozi di libreria
negozi di cartoleria
negozi calzature
negozi particolari – filatelia
negozi abbigliamento
negozi altri beni durevoli
negozi particolari – tende
negozi particolari – tessuti
negozi particolari – tappeti
negozi particolari – cappelli e ombrelli
negozi particolari – antiquariato
banchi di mercato beni durevoli
attività artigianali tipo botteghe – parrucchiere, barbiere, estetista
ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub, birrerie, hamburgherie, pizza al taglio
bar, caffè, pasticceria
fiori e piante
commercio al dettaglio ambulante di prodotti alimentari e bevande
commercio al dettaglio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento e calzature
commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti.