Castellana, fontana di Via Mazzini, alcune precisazioni sui lavori
Già dal 4 maggio 2020, tra i cantieri dei lavori pubblici ripresi dopo il lockdown c’è anche quello della piazza sita in Via Mazzini, sede della storica fontana installata nel 1952 in sostituzione della prima fontana dell’Acquedotto Pugliese di Castellana Grotte, inaugurata, a sua volta, il 28 luglio 1924 in piazza Saverio De Bellis.
“In queste ore – ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici e Manutenzioni Franca de Bellis – i lavori della piazzetta sono oggetto di polemiche circa l’eventuale presenza di antiche chianche. Vorrei subito sgombrare il campo da equivoci ricordando a tutti che la piazza in questione non ha mai avuto chianche bensì era pavimentata con delle comunissime cementine ed il basamento della fontana era fatto direttamente in cemento. Semmai – ha precisato – grazie a questo intervento, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale, ci saranno finalmente le chianche su quella piazzetta, mentre la base della fontana sarà realizzata in pietra dando maggior valore all’intera area. I cordoli che erano presenti sono stati rimossi in quanto la stragrande maggioranza di essi era stata fortemente danneggiata dalle radici dell’albero e dalla circolazione di alcuni mezzi del mercato settimanale. Adesso i cordoli sono stati posti in un magazzino di proprietà dell’ente e saranno messi a disposizione per piccole riparazioni sempre e solo sui beni comunali. La fontana, – ha continuato – che presto torneremo a vedere nel suo antico splendore, è stata distanziata rispetto alla posizione precedente per evitare eventuali altri dannosi sollevamenti. La pavimentazione invece è stata scelta su precise indicazioni della soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici e belle arti della Città Metropolitana di Bari. Non è stato possibile porre tutta la piazza su un piano per garantire un corretto deflusso delle acque meteoriche e per salvaguardare l’antico albero, un magnifico cedro del Libano, che verrà potato prossimamente. Si attende solo il periodo più consono per effettuare il lavoro sempre e solo per la salvaguardia dello stesso”.