Monopoli, Lopalco “ospite” al Polo Liceale Galilei – Curie
Oltre 200 studenti delle classi IIIA, IVA, IVB, IVC, VA e VB Scientifico, IVA e IVB Classico, VC Linguistico e IV e VA delle Scienze Applicate, con la presenza dei loro docenti in video collegamento per oltre un’ora con il prof. Pierluigi Lopalco, Responsabile del coordinamento emergenze epidemiologiche della Regione Puglia e professore di Epidemiologia presso l’Università di Pisa.
Sono gli incontri di scienza e cultura, nell’ambito della didattica a distanza del Polo Liceale “G. Galilei – M. Curie” per la formazione e la conoscenza delle realtà del territorio.
Lezione di COVID quindi, nella mattinata di mercoledì 20 maggio 2020, per capire le cause del contagio, il diffondersi della pandemia soprattutto in Italia, le possibili cure e le prospettive di un ritorno alla normalità.
Ad aprire il video incontro, il saluto del Dirigente Scolastico, prof. Martino Cazzorla, che ha evidenziato l’impegno di “una Scuola a casa e nelle case”, e la presenza di tanti Studenti e Docenti in una sorta di “piazza virtuale” in cui ci si vede attraverso l’occhio della webcam. I lavori sono stati introdotti dalla prof.ssa Arianna Lillo che ha promosso l’iniziativa e ha coordinato gli interventi.
“Un’epidemia è come un incendio”: questo l’esempio proposto dal prof. Lopalco che ha ribadito come “in questo momento stiamo osservando lo spegnimento dell’epidemia che è come un incendio che dal nord Italia si è diffuso con tante scintille. Lì dove è caduta la scintilla; lì si è creato un focolaio, un piccolo incendio. Oggi siamo nella situazione in cui si spegne l’incendio, ma l’incendio si può propagare nel sottobosco di una foresta. L’impegno non è solo spegnere l’incendio ma i piccoli focolai che restano nel sottobosco”.
Tante le domande poste dagli studenti del Polo Liceale, da Daniela Bellantuono che ha tracciato il profilo scientifico del prof. Lopalco ad Annaclara Romani, e poi Antonella Petruzzi, Giorgio Dileo che ha chiesto sui sintomi, sui calcoli delle probabilità, sulle previsioni, sui modelli di andamento e sulla curva dei contagi. Cristian Quaranta ha parlato a nome dei Rappresentanti di Istituto, mentre Andrea Ignazzi era interessato all’utilizzo del plasma nell’individuazione dei contagi e nella cura, mentre Valeria Tateo ha chiesto informazioni sul vaccino sperimentato all’Università di Oxford in collaborazione con il centro di ricerca di Pomezia.
Una domanda dopo l’altra a cui il prof. Lopalco ha risposto, come ad Antonella Spinosa che chiedeva sulla possibile influenza delle polveri sottili nella diffusione del contagio, mentre Davide Marzolla ha chiesto se la presenza dell’RNA sia stato un fattore che ha aumentato o meno l’infettività della malattia.
Poi ancora gli studenti Federica Paone, Luca Barbarito, Stefan Bulai, Leonardo Notarangelo e anche i docenti, come il prof. Salvatore Valletta, Docente di Scienze del Polo Liceale, che ha posto un quesito sul rapporto tra emergenza epidemiologica ed emergenza ambientale, in linea con quanto il prof. Lopalco ha evidenziato sulle connessioni con l’ambiente, specie per un virus che è nato in un contesto animale.
Una domanda sui giovani, quella della prof.ssa Anna Labruna, Docente Referente sulle problematiche giovanili del bullismo, che ha chiesto sulle modalità di uscita in sicurezza dei giovani, specie negli assembramenti e a cui il prof. Lopalco ha risposto sulla necessità di limitare il numero di contatti per evitare che un’eventuale epidemia vada fuori controllo, sull’importanza del distanziamento di almeno un metro tra una persona e l’altra e sull’invito ad usare la mascherina perché con la mascherina il rischio si avvicina allo zero perché dobbiamo assolutamente evitare di far ripartire il contagio.