Polignano, l’occupazione suolo pubblico secondo il M5S
DAL MOVIMENTO CINQUE STELLE DI POLIGNANO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Dare maggiore impulso alla Fase 2, agevolando la ripartenza delle attività commerciali, pesantemente segnate dalla crisi dovuta all’emergenza Covid-19. È questo l’obiettivo che il Governo Conte intende raggiungere anche attraverso la sospensione del pagamento della Tosap, la tassa di occupazione di suolo pubblico, per bar e ristoranti che sono costretti all’adeguamento alle distanze dei tavoli all’aperto. La misura è stata inserita dal Governo Conte nel Dl Rilancio.
“Si tratta di una misura straordinaria per favorire la ripartenza di questo settore, fondamentale per la nostra economia – dichiara la consigliera Maria La Ghezza (M5S) – Incrementare gli spazi a disposizione significa poter accogliere i clienti in sicurezza, garantendo il rispetto delle distanze di contenimento del contagio. Proprio sull’esempio di ciò già proposto e realizzato a Roma dalla Giunta guidata da Virginia Raggi, lo scorso 3 aprile avevo presentato al Sindaco Vitto una interrogazione per cancellare la riscossione della Tosap come segnale di sostegno ai bar e ristoranti. La risposta, seppur timida, – prosegue La Ghezza (M5S) – è venuta per il tramite dell’assessore La Volpe che aveva promesso di non far pagare l’occupazione di suolo pubblico per i due mesi in cui le attività sono state chiuse. A dare un concreto aiuto ai commercianti ci pensa ora il Governo cancellando del tutto la Tosap sino al prossimo 31 ottobre. Chiedo pertanto all’amministrazione di valutare con più attenzione la mia proposta del 10 marzo scorso in cui chiedevo di attivarsi per una possibile sospensione del pagamento dei tributi locali per tutte le attività”.
Ma cosa prevede la norma nel dettaglio? Nel Decreto Rilancio le imprese di pubblico esercizio (art. 5 della legge 287 del 1991) titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico, sono esonerati dal pagamento della TOSAP e della COSAP dal 1° maggio fino al 31 ottobre 2020. Inoltre, prevede che le domande di nuove concessioni per l’occupazione di suolo pubblico o di ampliamento delle superfici già concesse debbano essere presentate in via telematica all’ufficio competente dell’Ente locale, allegando la sola planimetria e senza pagare l’imposta di bollo. Infine, per assicurare il rispetto delle misure di distanziamento connesse all’emergenza da Covid-19 e comunque non oltre il 31 ottobre, prevede la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, da parte di queste imprese, di strutture amovibili quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, purché funzionali all’attività di ristorazione, non sia subordinata alle autorizzazioni.
“Continueremo a lavorare e a sostenere il lavoro del Governo Conte – conclude Maria La Ghezza (M5S) – per fare in modo che locali, bar e ristoranti, ma anche le altre attività commerciali, possano ripartire in tutta sicurezza e tornare, al più presto, alla normalità”.
Ovviamente le casse comunali saranno ricompensate del mancato gettito. Nello stato di previsione del Ministero dell’Interno, infatti, è stato istituito un fondo con una dotazione di 127,5 milioni di euro per l’anno 2020.