Conversano, lo Jaia fuori dal riordino ospedaliero
Un’accoppiata da incubo: quella formata da Michele Emiliano (presidente della Regione Puglia) e Pasquale Loiacono (l’ex sindaco di Conversano, mandato a casa dopo 22 mesi) lascerà segni e ferite nella città di Conversano, che si ricorderanno a lungo. L’ultima riguarda la sanità. Ieri, il direttore del Dipartimento salute della Regione, il manager di Polignano Vito Montanaro, ha annunciato la presentazione al Ministero della Salute del nuovo Piano di Riordino ospedaliero post covid. Nasceranno nuove strutture. Verranno convertiti alcuni presìdi. Anche Conversano si era candidata col progetto dei medici capeggiati dal dottor Luigi Giampietro, che ha sottoposto il progetto al presidente Emiliano e all’ex sindaco Loiacono che non solo non hanno degnato di un riscontro questo progetto che proponeva la dotazione di 30 posti letto post covid negli ampi spazi, disponibili, del Florenzo Jaja, ma per quel che riguarda Loiacono l’ha anche osteggiato. Senza degnare i proponenti di una risposta altrettanto ufficiale o di un incontro istituzionale (del resto l’ex sindaco non ha mai inteso istituire la commissione speciale sanità, prevista dallo Statuto comunale e dal protocollo d’intesa Regione-Asl-Ares-Comune del 12/6/2012) l’ex sindaco ha sbarrato la strada a questa prospettiva, con messaggi facebook e comunicati su giornali locali. Un modo inadeguato per affrontare le questioni sanitarie. Mentre si ricorderà l’ok dato dal sindaco rimandato a casa, all’allestimento di 30 postazioni di terapia intensiva e 80 posti letto ai privati di Villa Lucia. Dimostrazione lampante della inadeguatezza di un sindaco che ha amministrato la città “di testa sua”, così come lo accusano le opposizioni che lo hanno rispedito a casa.