Il 19 nuovo piano di riordino ospedaliero: non c’è lo Jaja

Entro il 19 giugno la Regione Puglia invierà al Ministero della Salute il nuovo piano di riordino ospedaliero post Covid. Lo ha annunciato il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, durante l’audizione in III commissione consiliare. Montanaro ha spiegato che l’obiettivo è quello di prevedere una rete di ospedali esclusivamente Covid formata da 4 o 5 strutture, lasciando che i grandi ospedali come il Policlinico di Bari possano continuare con la loro ordinaria attività anche durante una eventuale nuova emergenza coronavirus. Dalle anticipazioni emerge l’assenza del Florenzo Jaja di Conversano, struttura per la quale era stato presentato un progetto di riapertura con 30 posti letto post covid, che porta la firma di alcuni medici (su tutti il dottor Luigi Giampietro) progetto osteggiato dall’ex sindaco Loiacono che non ha mai mosso un dito in questa direzione, anzi ha dichiarato che “sarebbe stato impossibile” riaprire il presidio come accaduto, invece, in altre città che hanno ottenuto il potenziamento dei Pta e le conversioni di Pta in ospedali.
STRUTTURE DA 100-120 POSTI LETTO
Si tratterà di strutture da 100-120 posti letto, di cui il 20% riservati a posti di terapia intensiva e sub intensiva, e il resto da dedicare a casi di malattie infettive e alla pneumologia. Complessivamente saranno attivati 260 posti letto in più per le rianimazioni rispetto ai 304 attuali. Montanaro ha poi parlato delle prospettive future: «La telemedicina, già sperimentata in fase Covid – ha detto – sarà utilizzata per rafforzare l’attività di assistenza territoriale nella gestione delle cronicità. Si punta inoltre alla centralizzazione delle attività diagnostiche, attraverso l’attivazione nei Pta di attività – come quelle dei laboratori di analisi – che altrimenti vengono affidate alla sanità privata». «Per quanto riguarda invece il recupero delle liste di attesa – ha precisato – coinvolgeremo i presidi territoriali assistenziali e post acuzie che hanno sale operatorie per svolgere interventi di medio-bassa complessità chirurgica».

La Regione punta anche al recupero della mobilità passiva extra regionale che ammonta a circa 320 milioni di euro, a fronte di una mobilità attiva di 126 milioni. Esiste ancora uno sbilanciamento netto di 194 milioni di euro – circa 15 milioni di euro al mese – che «è necessario ridurre», ha detto infine Montanaro.

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«IL PIANO VA DISCUSSO IN COMMISSIONE» – «Alla notizia dell’invio della proposta di riordino ospedaliero entro il 19 giugno, ho richiesto un ulteriore passaggio in commissione sanità per meglio condividere le scelte da mettere in campo». Lo dichiara il presidente della III commissione consiliare, Pino Romano, al termine dell’audizione del direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro.

«Tranquillizza e non poco – prosegue – la volontà ferma di incrementare il numero dei posti attualmente disponibili per Rsa, Rssa e Centri diurni. Una richiesta che ho fatto mesi fa a seguito di numerosi incontri con i rappresentanti delle associazioni e che trova oggi pieno accoglimento. È stata ribadita la volontà di porre attenzione alle peculiarità territoriali prima della stesura della revisione del nuovo piano ospedaliero».

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