Ospedale di Putignano, ripartita l’attività
Settantasei interventi chirurgici in una settimana, l’attività di ricovero e ambulatoriale praticamente a regime. Sono i segnali concreti della ripartenza post-lockdown dell’Ospedale “Santa Maria degli Angeli” di Putignano, che da lunedì scorso è tornato sostanzialmente alla normalità in tutte le unità operative: Chirurgia Generale, Cardiologia, Oculistica, Radiologia, Pneumologia, Geriatria, Medicina (con posti letto di Nefrologia), Dialisi, più gli ambulatori di Pediatria e Ginecologia e il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura. L’ultima ad essere completamente riattivata è l’Ortopedia, che ha ripreso dal 10 giugno con le emergenze-urgenze e riprenderà ricoveri ed interventi programmati da lunedì 15 giugno.
«Ripartenza sì ma in totale sicurezza – spiega il direttore medico, Saverio Tateo – visto che è stato necessario rivedere e adeguare i percorsi di accesso, le procedure e anche gli spazi negli ambulatori, così come i tempi per visite ed esami, nelle unità operative, nei vari servizi e nel laboratorio analisi. Non è stato semplice perché abbiamo dovuto ripensare l’organizzazione sanitaria, mettendo mano ad ogni singola attività alla luce delle misure di sanificazione, distanziamento e sicurezza da applicare».
A partire dall’ingresso in Pronto Soccorso, con l’area pre-triage per i casi sospetti Covid, e in ospedale, sempre presidiato da un operatore sanitario che sottopone a controllo della temperatura chiunque entri; un’operazione replicata al momento di accedere negli ambulatori o nei reparti di degenza, dove gli utenti trovano la segnaletica specifica che li guida all’interno di ogni percorso, accompagnati dai ripetuti inviti a igienizzare le mani, a usare mascherine e guanti, dai segnaposto per terra e sulle sedute delle sale d’aspetto.
Anche la fase di pre-ricovero è stata rivista in base alle nuove misure di sicurezza. Quindi tampone preventivo per tutti i pazienti in ogni reparto – dove sono state allestite apposite stanze d’isolamento “grigie” – e, all’esito negativo, entro 24-48 ore il richiamo per effettuare gli esami di routine (analisi ematochimiche, rx torace e visite specialistiche) e il successivo ricovero in elezione oppure per eseguire day-service.
In dettaglio, nella prima settimana di ripartenza, in Cardiologia sono state eseguite 36 procedure tra impianti e sostituzioni di pacemaker e defibrillatori e impianti di loop-recorder, mentre durante il lockdown ne sono state fatte altre 40 e in questa fase sono stati già richiamati 45 pazienti per effettuare prestazioni sospese (test da sforzo, ecg e visita, ecg ed ecocardiogramma); la Chirurgia Generale ha ripreso con otto interventi in elezione (48 in fase di lockdown), mentre l’Ortopedia è stata impegnata in due interventi in urgenza. Importante l’attività dell’unità di Oculistica, che ha varato un programma di recupero degli interventi in elezione sospesi: 10 per seduta (soprattutto cataratte), distribuiti su 12 ore di attività tra mattino e pomeriggio, per un totale di 30 in una sola settimana. Tra marzo e giugno, inoltre, l’Oculistica di Putignano è stata il riferimento per le emergenze-urgenze dell’intera ASL Bari, con l’esecuzione di 43 interventi di grande complessità (distacchi di retina, ferite perforanti, glaucomi acuti e cataratte traumatiche), anche su pazienti provenienti dalle vicine ASL di Taranto e Brindisi.
Nel presidio di Putignano sono stati riattivati quasi tutti gli ambulatori specialistici, che durante l’emergenza hanno assicurato solo le prestazioni urgenti e le brevi e ora stanno procedendo al richiamo di quelle differibili e programmabili. Si tratta, in particolare, degli ambulatori di Cardiologia, Chirurgia, Chirurgia vascolare, Dialisi e Nefrologia, Ginecologia, Oculistica, Pneumologia, Terapia del Dolore, Ortopedia, Pediatria, Ostetricia e gli ambulatori di SPDC. A questi vanno aggiunti il Servizio trasfusionale, il Laboratorio analisi e la Radiodiagnostica, sempre rimasti attivi, e il Day Service di Terapia marziale (Medicina) che riaprirà a breve. «E’ una grande prova di coralità per gli operatori sanitari – conclude il direttore Tateo – ma anche per pazienti, utenti e visitatori, chiamati ognuno nel proprio ruolo a realizzare e rispettare questa nuova organizzazione, costruita per la sicurezza di tutti».