Polignano, Cala Paura, danneggiata la passerella in legno
Le pedane in legno di Cala Paura sono danneggiate: in alcuni punti manca la copertura in legno, mentre a vista ci sono parti della struttura in ferro. Tutto questo rende la passerella di Cala Paura molto pericolosa per tutti i bagnanti che in questi giorni stanno cominciando a frequentare questa spiaggia.
E’ quanto riportato in una nota del consigliere comunale Domenico Pellegrini di Forza Italia che prosegue: “La pedana di Cala Paura rappresenta un pericolo per tutti e sono assenti anche delle segnaletiche che identificano il rischio di pericolo per l’incolumità dei bagnanti. Inoltre, anche il sistema di illuminazione risulta danneggiato perché le luci non sono tutte funzionanti. Eppure, i lavori erano stati ultimati qualche anno fa. E’ evidente che quella struttura non è funzionale alla caletta di Cala Paura. Con ogni mareggiata quella struttura viene danneggiata, non è sostenibile per le casse comunali procedere sempre al recupero. Crediamo che sia stato un intervento non compatibile con le caratteristiche del luogo”. Il consigliere Pellegrini fin da subito ha avuto dubbi sulla reale utilità della struttura installata sulle rocce di Cala Paura.
“Un luogo così suggestivo non può essere dimenticato – dice ancora il consigliere comunale Pellegrini – Cala Paura merita più attenzione. Le condizioni di degrado e abbandono si verificano frequentemente, tra tra rifiuti, buste, plastica e bottiglie di vetro. Cala Paura è l’unica traccia che testimonia ancora la presenza di un numero ristretto di pescatori e conserva quei caratteri autentici che hanno reso la città famosa nel mondo. Le due calette attirano un gran numero di frequentatori proprio per la bellezza del paesaggio. Riceviamo quasi quotidianamente tante segnalazioni sullo stato attuale di Cala Paura, quella pedana è pericolosa per tutti i bagnanti e cittadini. Se qualcuno dovesse farsi male? Non è possibile abbandonare un posto così bello al degrado – conclude Pellegrini – Invitiamo l’Amministrazione a trovare una soluzione definitiva, che sia sicura per tutti e che non richieda manutenzione dopo ogni mareggiata”.