Conversano, Notti in Jazz a Montepaolo con Lacirignola
Il Covid non ferma il jazz e la voglia di musica che, nelle sue più varie declinazioni, scandisce il ritmo delle estati a Conversano. «Notti in jazz» è l’evento che la Camerata Musicale Barese ha organizzato in sostituzione delle celebri «Notti di Stelle», patrocinata dal Mibact (Ministero per i beni e le attività culturali e turistiche) nell’ambito di un progetto mirato alla diffusione della musica jazzistica italiana, che in questa estate di restrizioni sarà itinerante e toccherà luoghi suggestivi e di grande fascino, come Palazzo Pesce a Mola di Bari, Masseria Montepaolo a Conversano e il Palace Hotel a Bari. Il programma avrà inizio venerdì 10 luglio (ore 21; prenotazione obbligatoria stante la limitazione dei posti) a Conversano con l’esibizione dell’ensemble di Mino Lacirignola. Proseguirà con altre quattro date che vedranno protagonista Roberto Ottaviano and the Harmolodians (Luisiana Lorusso voce e violino; Aldo Di Caterino flauto; Giuseppe Todisco tromba; Nicola Cozzello sax alto; Stefano De Vivo chitarra; Francesco Schepisi pianoforte; Gianluca Aceto basso elettrico; Dario Riccardo percussioni) in un «Omaggio a Ornette Coleman: il Rinascimento futuro». Le altre date: sabato 11 a Trani Palazzo Beltrani; venerdì 17 a Conversano Masseria Montepaolo; sabato 18 a Bari, salone delle feste del Palace Hotel. «Un’estate senza jazz è paragonabile a un cielo senza stelle – spiegano gli organizzatori in una nota – perché sono ormai quarant’anni tondi che la musica afroamericana scandisce le estati pugliesi. E non si può che essere soddisfatti nel notare come anche quest’anno, pur con tutte le restrizioni dettate dalle regole del post-pandemia, la Camerata Musicale Barese abbia voluto confermare la propria presenza e il proprio impegno nella diffusione di una musica che l’ha vista agire pionieristicamente in epoche ormai sempre più lontane». Si tratta di una presenza per alcuni versi simbolica, stante l’indisponibilità dei grandi nomi d’Oltreoceano e l’impossibilità di pensare ai cosiddetti «grandi numeri». Ma come spesso accade, sono proprio i momenti di difficoltà ad aguzzare l’ingegno e ad aprire le porte a un progetto intelligente che in passato veniva sacrificato, in ossequio alla possibilità di assicurarsi eventi di respiro internazionale.