Raddoppio Termoli – Lesina, il comitato dice no
“Il progetto di Rfi è impattante e, per questo, è stato bocciato dalla commissione Via composta di tecnici ed ingegneri e non da giuristi come dice un nostro onorevole locale. La presenza del fratino non è tra i motivi dello stop”. Così, il comitato “Cittadini in rete” di Termoli, in una conferenza stampa oggi a Termoli, sul piano dei lavori per il raddoppio Termoli-Lesina. Il gruppo di residenti, favorevole all’intervento ma contrario al progetto messo in campo dalla società delle Ferrovie per il tratto di alta-velocità e capacità, da diversi anni si batte per la tutela del territorio chiedendo la modifica del piano dei lavori. Gli esponenti chiedono, inoltre, agli enti locali, Comuni costieri, Provincia di Campobasso e Regione Molise: “di fare un passo avanti” per salvaguardare il paesaggio da una serie di interventi che andrebbero a creare seri problemi alla salute degli abitanti ed a rovinare irrimediabilmente l’ambiente. “Siamo convinti che, a livello nazionale, sia uscita una notizia infondata inerente il fratino e ghiandaia marina tra i motivi della bocciatura della commissione Via per inficiare quello che noi cittadini diciamo da anni: quel progetto va rivisto a monte – dichiara Carmela Sica -. Non si può con un diktat politico e partitico imporre anche attraverso un commissario, 10 km di barriere anti-rumore. Quel piano non è assolutamente compatibile con la salute umana e del paesaggio. Se in 19 anni è stato bocciato tre volte ci saranno dei motivi. Forse è sbagliato, va rifatto”. Il Comitato Cittadini in rete avversa la decisione del Ministro De Micheli di procedere con l’intervento ed è contrario alla nomina di un commissario. “La Ministra De Micheli non ha voluto tener conto delle osservazioni depositando un progetto che è stato già bocciato. Così va contro un altro Ministro del suo stesso stesso Governo” conclude la Sica che ricorda come il Comitato abbia raccolto migliaia di firme a sostegno della propria iniziativa.