Riflessioni di Walter Laganà su Mario Draghi
Gentile Direttore,
ho letto con tutta l’attenzione che merita l’editoriale del Direttore Dott. Giuseppe DE TOMMASO de “ LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO “ del 14 luglio 2020: “ In Processione da Draghi con un’offerta poco speciale “ e sono rimasto un po’ stupito per l’eventuale proposta fatta dalle forze politiche presenti nel Parlamento Italiano a Mario Draghi, già Presidente della BCE e già Presidente della Banca d’Italia, a Presidente del Consiglio dei Ministri d’Italia di un governo a larghe intese o eventualmente a Presidente della Repubblica Italiana. A mio giudizio, non credo che una persona così competente e prestigiosa, che ha dimostrato non a parole, ma con i fatti di conoscere “ conti e bilanci “ , ma anche di avere un’indiscussa capacità di capire il momento politico ed economico e di agire velocemente e consapevolmente con intelligenza e lungimiranza, per evitare disastrose conseguenze economiche e sociale a tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea, con interventi opportuni ed oculati a difesa dell’euro e della stabilità monetaria, possa essere sprecata in un ruolo così riduttivo e soprattutto esposto ai giochini e alle varie trappole della politica nazionale. Mario Draghi per le sue indiscusse capacità morali ed intellettuali potrebbe invece aspirare ad assurgere a futuro Presidente degli Stati Uniti d’Europa, votato a suffragio universale insieme al relativo Parlamento, se è vero come è vero che ha riscosso sempre durante la gestione della BCE la stima e la simpatia di tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea e non solo. Oggi a maggior ragione, in un momento così particolare, potrebbe riscuotere la fiducia incondizionata in qualità di futuro Presidente degli Stati Uniti d’Europa, perché darebbe al Vecchio Continente non solo un salto di qualità per le scelte economiche, ma anche sicure garanzie di rispetto dello Statuto degli Stati Uniti d’Europa, sempre se la Francia e l’Olanda dovessero decidere finalmente e consapevolmente di approvarlo, come hanno già fatto in passato gli altri Stati Membri dell’Unione. Anche perché è giunto oramai il tempo di fare governare l’Europa da un governo super partes eletto a suffragio universale insieme ad un Presidente capace, esperto e credibile, invece di farsi governare da una Commissione, in modo da attuare il disegno politico dei Padri Fondatori: gli italiani Alcide De Gasperi (1881-1954) e Altiero Spinelli (1907-1986) il tedesco Konrad Adenauer (1876-1967) e il francese Robert Schuman ( 1886-1963). In questo particolare momento, in cui tutto il mondo è in crisi a causa del covid 19 e della conseguente recessione economica, è necessario che l’Europa cambi linea verso i problemi emergenti e superi l’attuale assetto istituzionale, affidandosi a persone qualificate, esperte e credibili per un nuovo cammino verso la crescita umana e civile. Mario Draghi sarebbe una grande risorsa e l’unico uomo, insieme alla tedesca Angela Merkel, in grado di avviare una nuova era di progresso e di civiltà, tenendo anche presente che l’Europa è oramai la casa comune di tutti gli Stati Membri dell’Unione per la soluzione di tutti i problemi che ogni giorno si affacciano all’orizzonte dei predetti Stati e che non si può più fare a meno di dare immediatamente vita agli Stati Uniti d’Europa.
Prof. Walter LAGANA’
Sindaco Emerito di Monopoli
già V.Presidente della Casa d’Europa di Puglia e dei Paesi del Mediterraneo “Aldo Moro”