La Guardia di Finanza regala 460 litri di alcool sequestrato
Dalle vie dell’illegalità alla Farmacia del “Di Venere”: la “seconda vita” dall’alcool etilico. E’ preziosissimo il dono del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari all’Ospedale di Carbonara: ben 460 litri di alcool puro al 96 per cento. Un quantitativo importante, frutto di un sequestro operato dai militari delle fiamme gialle durante uno dei tanti controlli messi in atto, a contrasto del contrabbando di prodotti assoggettati ad accisa, durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria. La donazione è stata resa possibile con la collaborazione della Procura della Repubblica e della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Bari, che hanno concesso le autorizzazioni necessarie alla devoluzione dell’alcool ed al suo utilizzo in condizioni di totale sicurezza.
Alla consegna, stamattina, sono intervenuti il capitano Arcangelo Raffaele Gennari e il tenente Aliai Mazzi, rispettivamente comandante e vicecomandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Monopoli, il direttore medico del presidio Alessandro Sansonetti, il direttore dell’Area Farmaceutica della ASL Bari, Luigia D’Aprile e la dr.ssa Fiorella Digiuseppe.
Una giornata da ricordare, per la ASL e per la Guardia di Finanza, poiché sancisce e consolida un nuovo rapporto di collaborazione: «Non possiamo che essere grati alla Guardia di Finanza – ha detto a margine il Direttore Generale ASL Bari, Antonio Sanguedolce – non solo per la gradita e utile donazione, ma anche perché la sua attività dimostra che la collaborazione virtuosa tra istituzioni, ognuna nel suo ruolo, può dar luogo a risultati molto positivi per la collettività, soprattutto nei momenti più difficili».
«Si tratta di un quantitativo notevole – ha sottolineato D’Aprile nel ringraziare il capitano Gennari e i suoi uomini – anche considerando il costo dell’alcool sul mercato, di cui faremo buon uso. L’alcool è infatti la materia prima fondamentale per poter produrre gel igienizzante da distribuire in tutte le strutture aziendali, ospedali e distretti».
Sulla “purezza” dell’alcool nessun dubbio, un po’ meno sul percorso che l’avrebbe portato illecitamente sul mercato, come ha spiegato il capitano Gennari. Grazie all’azione incisiva delle fiamme gialle, però, quell’alcool avrà una seconda possibilità, perché la ASL avvierà la produzione in proprio di un cospicuo quantitativo di gel igienizzante: un presidio importante per evitare il possibile diffondersi del contagio del Virus Sars-Cov 2: «La ASL – ha rimarcato D’Aprile – si è dotata di un macchinario idoneo che, con l’aggiunta di un eccipiente, può trasformare l’alcool in una soluzione utilissima, e a costo praticamente zero, per frizionare e igienizzare le mani. Con il quantitativo che saremo in grado di produrre, potremo rifornire tutte le nostre strutture per un certo periodo, a beneficio di chi vi lavora, degli utenti e dei visitatori». L’igiene delle mani con soluzione idroalcolica, del resto, è una buona pratica raccomandata in qualunque condizione e situazione, in ospedale come a casa e nei luoghi di socializzazione, per contrastare il Coronavirus al pari di tutti gli altri agenti patogeni.