Decreto agosto, cancellata 2^ rata IMU: le categorie interessate
Il Decreto Agosto conferma l’esenzione IMU per le categorie più colpite dalla crisi economica degli ultimi mesi. Il testo del decreto, bollinato a inizio settimana dalla Ragioneria di Stato e ora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, prevede infatti che diverse attività commerciali e produttive non devono pagare la seconda rata dell’IMU, la cui scadenza è prevista per il 16 dicembre.
Si tratta, dunque, dell’ennesima modifica al calendario fiscale del 2020, letteralmente stravolto dallo scorso marzo in poi, quando la crisi sanitaria ed economica hanno iniziato a far sentire i propri effetti. Il provvedimento di esenzione IMU inserito nel Decreto Agosto, inoltre, prevede che la stessa misura vale anche per il 2021 e il 2022. Dunque, a meno che non si assista a una ripresa economica di gran lunga al di sopra delle previsioni odierne, alcune delle categorie produttive che non pagheranno la seconda rata IMU del 2020 non saranno soggetti all’Imposta municipale neanche nel biennio successivo.
Decreto agosto, chi non paga la seconda rata IMU
Stando a quanto previsto dall’articolo 78 del testo del Decreto agosto, le aziende dei settori turismo e spettacolo non dovranno pagare la seconda rata IMU 2020. A voler essere più precisi, l’Imposta Municipale Propria viene cancellata per:
immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché immobili degli stabilimenti termali;
immobili rientranti nella categoria catastale D/2 e relative pertinenze, immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate;
immobili rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni;
immobili rientranti nella categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate;
immobili destinati a discoteche, sale da ballo, nightclub e simili, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.
Inoltre, il Governo ha aumentato la quota di ristoro per compensare le minori entrate che le amministrazioni comunali faranno registrare in seguito alla cancellazione della seconda rata dell’IMU. Il fondo, si legge nel testo del Decreto agosto, è aumentato di 85,95 milioni di euro per il 2020 e di 9,2 milioni di euro per il 2021.
Cancellazione IMU 2021 e 2022: le categorie interessate
Lo stesso articolo 78, al comma 3, prevede la cancellazione dell’Imposta municipale per il 2021 e il 2022 per gli immobili della categoria catastale D/3. Ossia, le sale cinematografiche, i teatri e le sale concerto a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.