Bellomo, l’8 settembre udienza a Bari su dress code a borsiste
Comincerà il prossimo 8 settembre dinanzi al Tribunale di Bari l’udienza preliminare nei confronti dell’ex giudice del Consiglio di Stato Francesco Bellomo. L’ex magistrato rischia il processo per i presunti maltrattamenti su quattro donne, tre ex borsiste e una ricercatrice della sua Scuola di Formazione per la preparazione al concorso in magistratura ‘Diritto e Scienza’, alle quali avrebbe imposto anche dress code. Risponde anche di un episodio di estorsione ad un’altra ex corsista, per averla costretta a lasciare il lavoro in una emittente locale; e di calunnia e minaccia nei confronti dell’attuale presidente del Consiglio Giuseppe Conte, all’epoca vicepresidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, e di Concetta Plantamura, rispettivamente ex presidente ed ex componente della commissione disciplinare chiamata a pronunciarsi su Bellomo quando nel 2017 fu sottoposto a procedimento disciplinare, poi destituito. Nell’ambito di questa indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi e dalla pm Daniela Chimienti, Bellomo è attualmente detenuto agli arresti domiciliari. Bellomo fu arrestato la prima volta l’8 luglio 2019. Venti giorni dopo, il 29 luglio, il Tribunale del Riesame revocò la misura cautelare sostituendola con l’interdizione per dodici mesi. La Procura impugnò questa decisione e, dopo la pronuncia favorevole della Cassazione, nuovi giudici del Tribunale della Libertà di Bari, il 10 luglio scorso, hanno ripristinato la misura degli arresti domiciliari, che lui ha nuovamente impugnato in Cassazione. Per i presunti maltrattamenti, la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio anche per l’ex pm di Rovigo Davide Nalin, mentre l’avvocato barese Andrea Irno Consalvo, organizzatore dei corsi all’interno della Scuola, è accusato di false informazioni al pm per aver “taciuto quanto a sua conoscenza” sui rapporti tra Bellomo e le corsiste.