Castellana, torna la “Sagra dell’impanata”

Sabato 19 settembre alle ore 18.00 presso la Tenuta Barberio in Via Alberobello Strada Vicinale, Via Vito Sgobba a Castellana Grotte avrà luogo la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2020 della tradizionale Sagra dell’Impana di Castellana Grotte, che si svolgerà i prossimi sabato 26 e domenica 27 settembre 2020. L’edizione 2020 non sarà la classica sagra di paese viste le prescrizioni per la tutela e la salvaguardia della salute dei cittadini ma assumerà quest’anno un nuovo ‘format’, trasformandosi in una ‘sagra itinerante’ per Cantine, Masserie, Oleifici, Ristoranti, Bar, Pizzerie, Agriturismi, ecc…; Una sfida che l’organizzatore, l’associazione Castellana Conviene – Confesercenti, vuole vincere con il coinvolgimento delle attività ristorative del territorio a salvaguardia delle tradizioni anche in questo anno segnato dalla pandemia mondiale.

La manifestazione gode del patrocinio del Comune di Castellana Grotte ma anche delle Grotte di Castellana, dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, della Regione Puglia – Assessorato Industria Turistica e Culturale per la gestione e la valorizzazione dei beni culturali, della Città Metropolitana di Bari, dell’IRCCS Saverio de Bellis, di Pugliapromozione, I.I.S.S. Consoli – Pinto di Castellana Grotte, e il riconoscimento della Denominazione Comunale di Origine DE.CO del Comune di Castellana Grotte.

Cos’è l’impanata? Con pochi ingredienti locali e tradizionali, quali cicorie selvatiche, purea di fave, pane locale raffermo, olio di oliva extra-vergine e sale, si prepara da sempre l’impanata tipica della cucina e soprattutto della tavola familiare castellanese. La Ricetta 2 kg. di cicorie selvatiche (sivoni) 500 gr. di purea di fave 500 gr. di pane raffermo a pezzi 1 patata 250 gr. di olio extravergine di oliva e sale (q.b.). Procedimento di preparazione: nella tradizione popolare contadina le fave venivano bollite per 4 – 5 ore a fuoco lento nella tipica pignata di creta con 1 patata e sale. L’acqua non doveva superare il collo rigato della pignata per evitare fuoriuscita durante la cottura. Le verdure si cuocevano in grandi pentoloni, sempre sui braceri, e si versavano in ampie bacinelle dove si adagiavano i pezzettini di pane casareccio raffermo. Finita la cottura delle fave si montava la purea di fave con la “cucchiaia di legno”, aggiungendo l’olio extravergine di oliva. La purea così amalgamata si aggiungeva ancora calda alle verdure e al pane, “impanando” il tutto. Insieme a questo formidabile piatto unico si mangiavano i cornaletti fritti, l’insalata di cipolle rosse, le polpettine di pane, le olive fritte e quelle in salamoia.” La ricetta, rimasta immutata, insignita del marchio De.Co. (Denominazione comunale di origine) dal Comune di Castellana Grotte, trova spazio anche nei menu dei ristoranti cittadini e costituisce spesso una deliziosa sorpresa, peraltro assolutamente vegana, per i tanti visitatori della cittadina della Bassa Murgia. Cenni storici Già dal ‘78 rappresentava un notevole valore aggiunto alla povera economia contadina castellanese ed oggi è un prodotto d’eccellenza molto ricercato ed apprezzato, simbolo del territorio. Uno “spuntino appetitoso servito in buone porzioni in grandi coppe e “cantripieti” preparato in grandi e tondeggianti pignate e servito con cura e dedizione da Concetta Sgobba (la sua dipartita lo scorso anno) c.d. “La regina dell’Impanata”, allora presidente dell’associazione agrituristica “Terra Nostra”.

Risale al 23 Giugno 1984, nella Pineta di San Nicola di Genna, la 1° Sagra dell’Impanata a Castellana Grotte. L’associazione Castellana Conviene, locale delegazione Confesercenti, nell’intento di continuare la tradizione, oramai da anni, ha come obiettivo quello di “ritornare al passato” e al vero senso di “sagra”, una manifestazione dall’atmosfera di festa popolare e la promozione del territorio e delle sue eccellenze enogastronomiche, offrendo serate di gusto e tradizione.

Visite guidate alla Città di Castellana Grotte Collateralmente alla Sagra dell’Impanata 2020 l’Amministrazione Comunale di Castellana Grotte sta organizzando alcune visite guidate al nucleo antico al fine di unire il gusto della tradizione alla bellezza del territorio

 

La foto è di Pasquale Ladogana  ed è tratta dal sito dell’Associazione www.castellanaconviene.it

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