Monopoli, Contento, “Among e monitoraggio distanti anni luce”
La consigliera e capogruppo di Spazio Civico Silvia Contento torna sull’argomento monitoraggio ambientale parlando dell’ultimo incontro del Progetto Among che si è tenuto lo scorso lunedì.
Il Progetto prevedeva una serie di confronti tra le aziende coinvolte, i cittadini e la P.A., mediante lo svolgimento di incontri che – come precisato dalla consigliera – sono stati solo quattro e ai quali avrebbero partecipato solo in due o tre (lei compresa).
“Sicuramente si sarebbe potuto lavorare meglio per garantire una maggiore partecipazione dei tanti soggetti interessati. Proprio per questo motivo – ci spiega – ho preso l’iniziativa di invitare all’ultimo incontro alcuni rappresentanti del “comitato respiriamo monopoli”. L’ho fatto perché nel corso dell’incontro si sarebbe discusso del posizionamento dei 4 dimostratori (prototipi), le centraline per intenderci, sul territorio comunale dopo che i luoghi individuati ad ottobre 2019 si sono rivelati non idonei”.
Qui sta la prima critica della Contento: “Ci hanno messo quasi un anno per verificare che quei luoghi erano inidonei quando avrebbero dovuto farlo entro il 30.11.2019. Così ora (con già una proroga concessa all’azienda per terminare il progetto), occorre “correre” ed installarli prima possibile, anche a rischio di posizionamenti tecnicamente non perfetti, per raccogliere i dati necessari al fine di concludere il progetto entro la sua scadenza, prevista per dicembre.”
“Quest’ulteriore episodio è il segnale della poca attenzione che l’Amministrazione comunale continua a prestare alle tematiche ambientali.”
“Molti ricorderanno che ad aprile 2019 il Progetto Among veniva presentato alla città come “l’iniziativa volta al monitoraggio della qualità dell’aria e non solo, partecipato dal Comune di Monopoli grazie ad una collaborazione pubblico-privato e finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale”. – continua la consigliera – All’esito, dell’incontro di lunedì devo constatare, con rammarico, che forse questo progetto – che non può sostituire un serio monitoraggio ambientale – non sarà (forse) neppure in grado di fornirci quel quadro conoscitivo sui livelli di esposizione ambientale della popolazione agli inquinanti atmosferici, utile per individuare azioni mirate di miglioramento dello stato dell’ambiente nel territorio comunale, che in molti (compresa me) speravano”.
“Difatti – conclude la capogruppo di Spazio Civico – le continue precisazioni in merito al fatto che le strumentazioni utilizzate hanno una precisione inferiore e certamente non accurata come quelle installate dall’ARPA, stanno confermando che questo progetto non ha nulla a che vedere con un serio monitoraggio ambientale (come ripetiamo da un anno). Quindi è stato solo un tentativo – per giunta fallito – di questa amministrazione, di mostrarsi attenta a questo tema; amministrazione alla quale voglio ricordare – chiude la Contento – che i cittadini attendono da troppo tempo azioni concrete e risposte, e non rimpalli di responsabilità con altri enti.