Ma dai! Riceve rimborso di 66 centesimi, riscuoterlo costa di più
Un assegno postale di 66 centesimi, non trasferibile. Se l’è visto recapitare un anziano di Novoli, Benito Quarta. L’assegno è arrivato con raccomandata postale (costo 5 euro), accompagnato da una nota cartacea di una società fornitrice di energia elettrica che indicava la somma come «rimborso di spese di postalizzazione», da incassare. Aperta la busta, visto l’assegno si è rivolto alla sua banca dove l’impiegato ha riferito che se proprio avesse voluto incassarli, quei 66 centesimi, avrebbe dovuto dare lui 34 centesimi, visto che la commissione bancaria è di un euro. Al signor Quarta non è rimasto che rinunciare all’incasso.