Monopoli, “Annese, cosa aspetti a nominare gli assessori?”
“Siamo a poco più di due anni dal voto e l’amministrazione ha una maggioranza che cade a pezzi!!A pagarne le conseguenze, come sempre, è la città. Una città che secondo il Sindaco Annese non ha necessità di avere un Assessore all’urbanistica: sin dall’inizio del mandato la funzione è stata derubricata a delega consiliare come foglia di fico per nascondere l’onnipresenza del depositario e del suo mentore politico, senza che alcuno si assumesse la responsabilità di scelte importanti che in molti casi hanno ipotecato il futuro di Monopoli, e trasformando l’incarico in strumento di potere per la campagna elettorale iniziata all’indomani del voto amministrativo. E neppure ora che quel consigliere delegato è un componente di opposizione del consesso regionale pugliese il sindaco ritiene di restituire alla città il mal tolto, nominando finalmente un assessore”. Così i consiglieri comunali di Spazio Civico – Silvia Contento, Francesco Tamborrino e Carlo Maione – fotografano la situazione politica cittadina.
“Neppure su temi particolarmente sensibili come inquinamento ambientale e rifiuti si ritiene di operare una scelta che mostri attenzione al tema e, finalmente, la volontà di fare chiarezza e lavorare alle tante problematiche che la città è costretta a subire. Anche qui nessun assessore, tutto nelle mani del Sindaco: miasmi, contrade invase dai rifiuti, aziende sanzionate per illegittimo smaltimento dei rifiuti e lui nulla! Per non parlare – proseguono i tre consiglieri – di un altro settore nevralgico come l’agricoltura nessun Assessore ma sempre un delegato criticato persino dalla sua stessa maggioranza”.
“Non si deve lavorare troppo di fantasia – concludono Contento, Tamborrino e Maione – per capire cosa accadrà alla delega ai servizi sociali. A causa della pandemia siamo di fronte ad una crisi che rischia di rendere ancora più fragile chi non ha mezzi e opportunità per vivere in modo dignitoso. Le tante fragilità sociali avrebbero bisogno di una politica che intervenga in maniera decisa per non lasciare sole le famiglie in difficoltà. Capiamo che è difficile lavorare mascherando enormi conflitti di interesse e uscendo dal recinto dei fedelissimi, per approdare finalmente a delle competenze che diano una svolta all’azione amministrativa”.