Monopoli, il sindaco Annese si sfoga sui social
Il sindaco di Monopoli Angelo Annese ieri sera ha affidato alle pagine social uno sfogo personale, che si può di seguito leggere:
“Stasera voglio lasciarmi andare, come raramente accade, ad alcune riflessioni politiche su una tendenza ormai dilagante nella nostra città che mi ha stancato.
Si, sono stanco di assistere ancora una volta alla sagra della menzogna, alla sagra dell’insulto e soprattutto alla sagra della falsità.
Sono stanco non dei soliti attacchi politici e strumentali nei miei confronti, quelli possono tranquillamente continuare.
Sono veramente stanco delle continue mancanze di rispetto che alcuni (amministratori e politici) hanno nei confronti dei miei cittadini.
Sono stanco di sentire che i cittadini non sono capaci di scegliere.
Ma voi che giudicate l’espressione di voto della gente, credete di essere i detentori della verità?
Potreste spiegarmi per quale ragione è libero e capace di votare solo chi sceglie voi?
Non siete capaci di chiedervi perché i cittadini LIBERAMENTE rivolgono il loro consenso altrove?
Sono molto stanco di come etichettate i cittadini dell’agro.
Ma davvero credete che vi siano differenze tra cittadini solo per dove uno abita?
Noi cittadini dell’agro non siamo diversi da voi e non votiamo per paura, abbiamo un cervello pensante che ci guida nelle scelte.
Ed infine sono stanco di leggere che gli operatori del centro storico sono solo degli approfittatori.
Dovreste rendervi conto che i nostri operatori sono lavoratori che offrono lavoro a tante famiglie e, prima di giudicarli, dovreste forse ringraziare questi imprenditori lungimiranti che danno lustro alla nostra città ed hanno deciso di investire proprio qui.
Il processo di integrazione in un centro storico vivo, popolato e frequentato è impegnativo e richiede tempo.
Noi lo stiamo compiendo nel rispetto e nell’interesse di chi vi risiede.
A tutti voi insultatori seriali chiedo ufficialmente di smetterla di insultare i miei cittadini.
E a voi cittadini chiedo scusa per le continue offese che ricevete da chi vi reputa meno intelligenti solo perché esprimete una idea diversa.
Io sarò sempre con voi, con chi la pensa come me ed anche con chi la pensa diversamente da me!”