Conversano, presentazione on line del volume Crescamus 30
Introdotto da mons. Giovanni Intini, vescovo di Tricarico, che ne sottolinea gli aspetti religiosi, lo studio si dispiega su tre coordinate artistiche: storia italiana, cinema, musica e letteratura, e storia locale.
Partendo dalle raffigurazioni parangeliche presenti nelle epoche pagane assire, greche e romane, Giuseppe Lenoci evidenzia ed esalta la specifica figura dell’angelo nell’Alto e Basso Medioevo attraverso mosaici, affreschi e pitture con gli autori Duccio, Cimabue, Giotto, Martini, Piero della Francesca e Beato Angelico; poi dal Rinascimento con Leonardo da Vinci, Botticelli, Perugino, Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio passa all’età moderna con Caravaggio, Tiziano Vecellio, Correggio, Pietro da Cortona, il Veronese e a noi più vicini Finoglio e Fracanzano, per concludere molto brevemente con Canova, Rossetti e Previati nell’età contemporanea (pp. 7-28).
Non meno rappresentata è la figura dell’angelo nel cinema, nella musica e nella letteratura: così nella settima arte Maria Teresa Lenoci la coglie perfino con derive esoteriche “nei paranormale romance o storie dai risvolti cruenti o epici come nel fantasy italiano e non”, citando City of Angel, remake de Il cielo sopra Berlino; nella musica segnala Ron, U2 e Vasco Rossi; e nella vasta letteratura Emily Dickinson e la poetessa Mathilde Wesendonck (pp. 29-32).
Infine Antonio Fanizzi non poteva non tratteggiare la figura angelica nella nostra Conversano attraverso le copiose sculture e pitture con una puntuale collocazione topica e annotazioni storiche e devozionali (pp. 33-37).
La conclusione nell’Appendice è presentata dallo stesso Giuseppe Lenoci, per il quale l’immagine angelica “trasmette e trasmetterà la bellezza divina, allo stato puro e vero, esaltando in noi sentimenti e sensazioni di umana felicità” (pp. 38-39).