Polignano, approvati provvedimenti per il controllo edilizio
Il Consiglio Comunale di Polignano a Mare ha approvato, nella seduta dello scorso 30 dicembre, due importanti provvedimenti per lo sviluppo urbanistico e il controllo edilizio del territorio di Polignano.
Il primo è il regolamento comunale per l’applicazione delle sanzioni amministrative in materia di abusi edilizi disciplinerà l’applicazione delle sanzioni dovute da chi realizza opere abusive sul nostro territorio o effettua tardive comunicazioni all’ente. “Non c’è nessun obbligo per l’Ente di dotarsi di un regolamento” sottolinea l’Assessore all’Urbanistica Domenico Scagliusi, “ma abbiamo deciso di normare questa fattispecie in quanto era diventato necessario sia per mettere ordine tra le diverse norme che si sono susseguite negli anni, che per stabilire criteri equi, univoci, trasparenti per l’applicazione delle norme stabilite dal Testo Unico per l’Edilizia che dallo Sblocca Italia”. All’interno dello stesso provvedimento, si è stabilito un vincolo di destinazione delle somme introitate provenienti dalle sanzioni, che serviranno per ottemperare agli ordini di demolizione delle opere abusive e per l’acquisizione di attrezzature e aree da destinare a verde pubblico. “Siamo ben consapevoli di quanto il territorio di Polignano sia fragile e delicato”, aggiunge l’Assessore Scagliusi, “e svolgiamo un lavoro di continuo controllo su quelle che sono le opere che vengono realizzate, affinché ogni attività posta in essere contempli tutela del territorio e sviluppo economico della collettività. La regolamentazione delle sanzioni, la cui quantificazione è stabilita dalle Leggi nazionali tra un minimo è un massimo, contribuirà a fare da deterrente per chi non rispetta i cittadini, il paesaggio, la naturalità, il territorio di Polignano”.
Non meno importante è il provvedimento adottato sull’adeguamento del contributo sul costo di costruzione e degli oneri di urbanizzazione, un adempimento quinquennale obbligatorio per i comuni che provvedono ad aggiornarli sulla base delle disposizioni regionali e dei prevedibili costi delle opere di urbanizzazione, oneri che servono per realizzare e mantenere il patrimonio edilizio comunale. “Il costo di costruzione delle nuove costruzioni non è determinato autonomamente, ma viene determinato dalla Giunta Regionale, e il Comune si è dovuto adeguare alla norma regionale, introducendo una forte riduzione del costo di costruzione sul recupero del patrimonio edilizio rispetto al passato. Nonostante la strumentalizzazione e la demagogia delle opposizioni” continua ancora l’Assessore Scagliusi “abbiamo dimostrato che l’aumento degli oneri nelle zone agricole non esiste perché chi ha il requisito soggettivo di coltivatore diretto o imprenditore agricolo a titolo principale e coltiva il fondo, non paga niente per la costruzione della casa rurale”.
Il Consiglio Comunale ha approvato, anche, un emendamento che sfruttando una modifica introdotta dal Decreto Semplificazioni e che riduce ulteriormente gli oneri del 30% e il costo di costruzione sul recupero del 20%. “Con questo emendamento riusciamo a sterilizzare gli adeguamenti approvati, che se abbinati al regolamento approvato in consiglio sul Protocollo Itaca e al recupero delle detrazioni fiscali del 50%, 65% o 90% in vigore” conclude l’Assessore, “impattano in misura minima sul cittadino, ma permetteranno di avere un patrimonio edilizio privato efficiente e di ridurre il consumo di suolo nel prossimo futuro”.