Mola di Bari, una Stazione Mobile per i Carabinieri
I Carabinieri della Tenenza di Mola di Bari hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti e alla vigilanza sul rispetto delle norme anti Covid. Per lo specifico compito il Comando Provinciale di Bari ha provveduto ad inviare la “Stazione Mobile”, un dispositivo organizzato per garantire una maggiore vicinanza al pubblico. Il mezzo è stato collocato presso la piazza centrale di Mola di Bari, consentendo ai cittadini di presentare le denunce a “bordo”, senza necessità di recarsi in caserma, essendo dotato di strumenti per la ricezione di segnalazioni, la compilazione di atti e l’effettuazione di approfonditi controlli.
Nel corso dell’attività è stato tratto in arresto in flagranza di reato T.M., di anni 26, già noto agli operanti per i precedenti specifici. Quest’ultimo, mentre si aggirava per le vie del centro, alla vista dei militari ingoiava fulmineamente una dose, verosimilmente, di sostanza stupefacente (rendendo necessario l’intervento del 118 per accertare le condizioni di salute), mentre altre due bustine di marijuana gli sono state trovate in tasca. la perquisizione, estesa all’abitazione, consentiva di rinvenire ulteriori gr. 93 della medesima sostanza suddivisa in 21 dosi e gr. 1,2 di hashish, nonché materiale per il confezionamento. Il giovane è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
Per il medesimo reato di detenzione ai fini di spaccio sono stati denunciati a piede libero una 41enne e un 20enne, rispettivamente madre e figlio, che, nel corso di una perquisizione domiciliare, sono stati trovati in possesso di 10 gr. di stupefacente tipo hashish e marijuana, nonchè di materiale per il confezionamento. Durante l’operazione, i militari hanno deferito la donna anche per resistenza a pubblico ufficiale, in quanto aveva ostacolato l’ingresso frapponendosi tra la porta e gli operanti e, mentre era in atto la perquisizione, aveva tentato di allontanarsi con una borsa, all’interno della quale sono stati trovati circa 21.000 euro in contanti, ritenuti provento di attività illecita e, pertanto, sottoposti a sequestro.