Puglia in rosso, è il triste e inevitabile epilogo ormai da tempo annunciato
Puglia in rosso. Sembrai il titolo si un film e invece è soltanto il triste epilogo di una vicenda che si è andata via via aggravando negli ultimi tempi. La Puglia da lunedì 15 marzo sarà in zona rossa e non in arancione come si pensava fino a questo pomeriggio. L’aumento dei contagi e probabilmente anche le esplicite richieste di Michele Emiliano hanno determinato l’ultima decisione che riporterà la nostra regione ad uno stato di regole stringenti e controlli serrati ai quali non si era più abituati.
Da lunedì, infatti, entreranno in azione tutta una serie di disposizioni relative agli spostamenti e alla chiusura di attività commerciali che di seguito le regole che si dovranno seguire.
– SPOSTAMENTI: sono vietati salvo se motivati da comprovate esigenze lavorative o situazione di necessità. E’ sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Non sono consentiti gli spostamenti verso le abitazioni private diverse dalla propria.
– PISCINE E PALESTRE: continueranno ad essere chiuse. Vietati gli sport di contatto e di squadra. Consentita invece l’attività motoria individuale all’aperto come la camminata, la bici e la corsa. Agli agonisti è permesso di allenarsi.
– SHOPPING: Negozi chiusi solo in zona rossa dove sono garantiti esclusivamente gli esercizi commerciali di prodotti essenziali: farmacie, alimentari, ferramenta. Negli esercizi sono valide le solite misure di sicurezza: distanziamento, mascherina, ingressi contingentati.
– BARBIERI E PARRUCCHIERI CHIUSI: sono sospese le attività inerenti servizi alla persona come i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere e gli estetisti
– RISTORANTI E BAR: i ristoranti sono chiusi, è consentito soltanto il servizio a domicilio senza limiti di orario e asporto fino alle 22. I bar sono aperti solo per l’asporto fino alle 18.
– SCUOLE: sospese le attività in presenza nei nidi e nelle scuole di ogni ordine e grado. La didattica si svolge in modalità a distanza.
– MUSEI, CINEMA E TEATRI: La cultura continua ad essere chiusa, con anche i musei che rimarranno serrati almeno fino a dopo Pasqua.
– CHIESE APERTE: Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni.
Delle regole particolari sono previste per la Pasqua. Il 3, 4 e 5 aprile (comprese quindi Pasqua e Pasquetta), sull’intero territorio nazionale, ad eccezione delle Regioni i cui territori si collocano in zona bianca, si applicano le misure stabilite per la zona rossa. “Nei medesimi giorni è consentito, in ambito regionale, lo spostamento” verso una sola abitazione una volta al giorno a due persone con minori di 14 anni.
E’ il triste epilogo, purtroppo annunciato, frutto in gran parte anche della mancata osservanza delle regole, registrata un po’ ovunque e purtroppo, per lo scarso senso civico di alcuni, pagheranno le conseguenze anche coloro che alle regole si sono attenuti.